5 KM a cura del Prof. Savarino Daniele

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OPEN DAY, l’Orientamento in presenza al LAP a cura della Prof. Pontet

OPEN DAY : Torna l’Orientamento in presenza al Passoni”

Quest’anno gli Open day prevedono due modalità di svolgimento, il mercoledì in presenza con collegamenti in remoto e “I sabati dell’arte” in presenza.
Le famiglie e gli allievi delle Scuole Medie prossimi all’Iscrizione all’ anno scolastico 2022-2023, possono partecipare al sabato dei laboratori interattivi del Liceo Passoni in presenza, una modalità che permettere ai giovani visitatori di partecipare allo svolgimento di una parte di lezione delle diverse discipline d’indirizzo, nelle diverse sedi del Passoni.
Negli Open Day le famiglie possono incontrare la dirigente Antonella Accardi Benedettini, i docenti e gli studenti del triennio che raccontano per immagini le specificità dei quattro indirizzi artistici presenti nel liceo.
Il mercoledì la scuola viene presentata con video, power point e fotografie che spiegano il funzionamento del programma dei due macro indirizzi Arti Figurative e Design della Moda, del Libro e Industriale.
Novità di questo anno è la nuova sede di Via Pesaro 17 che, con quella di via della Rocca e con la Succursale di via della Cittadella, diventa uno dei tre luoghi di accoglienza agli Open day.
La Commissione dell’Orientamento, coadiuvata dalla docente Tiziana Coppolino, accoglie contemporaneamente i numerosi genitori e figli, presenti o collegati in remoto, per risponde alle domande più ricorrenti. Le sei giornate dell’Orientamento favoriscono una riflessione critica sulle specificità degli insegnamenti formativi dell’ Ordinamento Artistico.
Sono i docenti, con gli allievi del triennio, ad illustrare le attività in corso d’opera, in relazione ai rispettivi indirizzi di studio, per favorire la comprensione immediata del funzionamento di una giornata scolastica ordinaria.
Gli studenti, di volta in volta, alternano la loro presenza per raccontare quello che si impara frequentando il Liceo Artistico.
Gli incontri dell’Orientamento vanno prenotati con anticipo, così non tardare nell’applicare le procedure per effettuare le iscrizioni on-line.
m.p.
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una nuova mostra per il nostro ex allievo Gabriele Artusio

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performance fotografica contro la violenza sulle donne per il triennio E con le Prof. Leo, Capra, Pontet, Statile, Licciardello e Testa

studenti e docenti seguendo il filo ROSSO di un percorso di Costituzione e cittadinanza che percorre il triennio in interdisciplinarità coinvolti in una performance per dire: basta alla violenza sulle donne”

FOTO a cura di Ines Jovetic di 5 E

ragazzi e ragazze “diversamente uguali” insieme per una nuova società senza femminicidio

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seguiamo donne 360 su istangram nato dalle allieve del LAP

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25 novembre, giornata contro la violenza alle donne. un pensiero della 5E sulla “antiviolenza” ovvero la cultura della gentilezza” della 5E

grafica a cura della Prof. Statile

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Recensione della Prof. Pontet: Contro la violenza sulle donne si “vola” a teatro con le allieve delle classi 3C e 4C del Passoni

Contro la violenza sulle donne si “vola” a teatro con le allieve delle classi 3C e 4C del Passoni

Siamo prossimi a celebrare la giornata del 25 novembrecontro la violenza sulle donne e le classi 3C e 4C del Liceo Passoni, su iniziativa della docente Laura Bevione, hanno partecipato alla rappresentazione “Volo” della compagnia Tecnologia Filosofica, presso il teatro Cecchi Point. L’attrice Francesca Brizzolara ha interpretato il dramma di una donna madre succube di violenza domestica rappresentando tutte le dinamiche relazionali che si instaurano tra la vittima e il carnefice. Nei quadri episodici inscenati sono emerse tutte le trappole emotive che attanagliano la donna nei confronti del proprio aguzzino. Particolarmente suggestivo il monologo in cui Francesca Brizzolara riepiloga la condizione estrema di questa madre che, ingabbiata in una relazione malata, vede come unica via di uscita la morte ovvero la volontà di negarsi alla vita per non dare al carnefice altra possibilità per ferire la sua persona, ormai umiliata e privata di autonomia identitaria. La pièceteatrale si è conclusa con un dibattito tra il pubblico e l’attrice protagonista coadiuvata dalla psicologa Valeria Ferrero. Gli studenti e le studentesse, al teatro Cecchi Point hanno esternato le impressioni lasciate dalla rappresentazione del monologo, accendendo in sala un dibattito animato, una azione partecipata al dramma che accomuna l’esperienza di molti figli, mogli e madri della società italiana .Si tende a giustificare la prepotenza come un fatto caratteriale e la violenza come un raptus episodico che le donne madri generalmente sopportano, per proteggere la prole. Ma la prepotenza nel tempo diventa abuso e la violenza un crimine, quando non addirittura un delitto. Per arginare questo dramma sociale non bastano le leggi e le manifestazioni se non sono gli uomini, in prima persona, a voler cambiare il modo di rapportarsi con le proprie donne nel rispetto del genere umano, imparando a controllare la loro volontà di dominio e di possesso, onde evitare di massacrare la vita di chi non ha altra via di uscita se non quella di subire ingiustamente un sopruso.

m.p

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progetto nato dagli student* ( *senza limite di genere) del LAP

segui su istangram

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Estro nuziale tra arte e moda – la classe 5F in stage da Carlo Pignatelli a cura della Prof. Pontet

Estro nuziale tra arte e moda – la classe 5F in stage da Carlo Pignatelli
Non solo abiti nuziali nelle vetrine di Carlo Pignatelli, in Via Cernaia 17/G, ma genio creativo e arte applicata sugli abiti delle collezioni del rinomato stilista torinese che ha ingaggiato 19 giovani talentuosi per trasformare alcune mise in abiti d’autore.
Una sfida accolta dagli allievi della classe 5F del Liceo Artistico Passoni che insieme agli studenti dello IAAD si sono cimentati nella caratterizzazione di abiti per coppie di sposi multietnici.
Tra i manichini esposti nelle vetrine del flagship store di Carlo Pignatelli, saltano agli occhi i colori che emergono come dei tocchi di luce presi dalla tavolozza di un pittore che dipinge forme in movimento sul bianco delle vesti.
Un connubio di rimandi culturali che evocano antichi rituali e tradizioni coniugali che si spostano dalle regioni della Papuasia, migrando da nord a sud dei continenti africani e asiatici a ricordarci l’unicità del legame matrimoniale. Questa performance live di talenti artistici del futuro ha dato inizio alla 28a edizione di “Artissima”, celebre fiera di arte contemporanea.
Gli atelier d’autore in vetrina, nella  maison Pignatelli, saranno visibili fino alla fine della manifestazione e come afferma lo stesso stilista: “Il futuro dell’arte è tutto nei giovani”.
m.p.
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articolo sulle attività a cura della Polizia di Stato contro la violenza sulle donne a cura di Aurora Robbiano di 5 E

Salone del Libro, padiglione Polizia di Stato

Venerdì 15 ottobre, insieme alla 5^E sono stata al salone del libro di Torino, nel padiglione della Polizia di Stato, dove abbiamo partecipato a un’attività contro la violenza sulle donne e sui minori. A introdurci l’argomento c’era Paola Fuggetta, commissaria capo nella sezione anticrimine della questura di Torino. La commissaria ci ha spiegato che c’è uno schema diviso a fasi, negli uomini che commettono queste violenze: La fase idilliaca (come una luna di miele), quella dove si accumulano le tensioni e infine l’esplosione di rabbia, anche violenta, che non si ferma mai, se non si interviene.

In seguito abbiamo ascoltato la storia di Rita, una sopravvissuta dopo una violenza domestica. Siamo nel 2006-2007, Rita ha 30 anni ed è madre di 3 figli. I primi sette anni di relazione sono andati bene, anche se c’erano dei segnali, ai quali non aveva prestato attenzione. Inizialmente si vergognava e non ha mai denunciato formalmente suo marito alle autorità. Con il tempo e parlando con amici e famiglia, alll’ennesima violenza, che l’aveva portata ad essere ricoverata in ospedale, ha deciso di denunciarlo e trasferirsi, insieme ai figli, da una amica e in seguito cambiare città. La sua vita dopo la denuncia è stata faticosa, dato che per mantenere la casa e i figli ha dovuto fare contemporaneamente diversi lavori, che la obbligavano a stare quasi tutto il giorno fuori casa. Un episodio che mi ha colpito è stata la chiamata del marito per chiederle sesso a pagamento in cambio di denaro, ovviamente Rita non ha accettato e ha deciso di ricominciare ad amarsi e allontanarsi dal suo passato di violenze con l’aiuto della biodanza, che le ha permesso di ricominciare a vivere. Per concludere il suo racconto, Rita, ci ha confidato che è stato cruciale l’aiuto della polizia, per aiutare lei e i suoi figli ad uscire dalla relazione malata che si era creata nella sua famiglia. La sua storia è stata toccante, ha fatto riflettere molti di noi su quanto sia flebile la linea tra amore e violenza.

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