IL LICEO ARTISTICO “A. PASSONI” PER LA PACE
Art. 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali: consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, le limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
La Carta costituzionale richiama la scuola al dovere di mostrarsi luogo deputato a trasmettere e diffondere valori e cultura di pace, democrazia e non violenza. La scuola è per natura luogo di incontro e dialogo fra culture, nonché di promozione del pluralismo delle idee, della conoscenza e dello sviluppo del pensiero critico, condizioni imprescindibili per la costruzione di qualsiasi processo di pace, ma soprattutto fondamentali principi per la formazione di cittadini, consapevoli attori di sistemi democratici.
Come docenti del Liceo A. Passoni, esprimiamo profonda preoccupazione di fronte al prolungarsi del conflitto conseguente all’invasione russa in Ucraina e ai tragici avvenimenti che continuano a travagliare l’area del Medio Oriente.
Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alla moltiplicazione di sfide e minacce alla democrazia e al vivere civile fra popoli, e su questo chiamiamo l’attenzione delle istituzioni nazionali e internazionali per un impegno attivo nella ricerca di soluzioni efficaci in grado di preservare l’inviolabilità delle vite umane e la dignità dei popoli.
L’attacco terroristico compiuto da Hamas lo scorso 7 ottobre 2023 ai danni della popolazione civile israeliana ha provocato 1200 morti, 200 scomparsi e vede ancora 287 ostaggi. La risposta militare da parte del governo israeliano ha provocato la morte di 34.000 civili palestinesi, in maggioranza donne e bambini.
In base a tali considerazioni, il Collegio Docenti del Passoni:
– condanna gli effetti devastanti delle guerre in corso che colpiscono principalmente i civili, con centinaia di migliaia di morti nei territori direttamente coinvolti nei conflitti;
– segnala preoccupazione per l’aumento delle spese militari che minaccia di produrre tagli alla spesa pubblica, con possibili riduzioni dei fondi per sanità, scuola, welfare e riconversione green nei Paesi più ricchi;
– disapprova qualsiasi forma di repressione violenta delle manifestazioni di dissenso;
– sostiene la necessità di un dibattito pubblico impegnato a valorizzare il pluralismo delle idee e volto a promuovere principi di pace, rispetto della dignità della vita umana e del convivere civile fra popoli.
Inoltre, chiede alle forze politiche, alle istituzioni nazionali e internazionali un impegno attivo e concreto per la costruzione di soluzioni di pace. Ribadisce il proprio impegno a promuovere la cultura della pace e del pluralismo nell’ambito delle attività didattico-educative, sia attraverso l’insegnamento delle singole discipline, sia inserendo nelle Linee guida di Educazione Civica iniziative di educazione alla pace, alla consapevolezza dei principi democratici e alla tutela dei Diritti Umani. Dispone la pubblicazione del testo della presente mozione sul sito della Scuola, nonché la sua diffusione attraverso gli altri canali mediatici della stessa.