ARS CAPTIVA / TORINO JAZZ FESTIVAL

ARS CAPTIVA / TORINO JAZZ FESTIVAL

PERIODO 26 APRILE 1 MAGGIO 2013

MUSEO DI SCIENZE NATURALI

Nell’ambito del progetto ARS CAPTIVA 2013, la nostra scuola prevede:

lorganizzazione di tre workshop

giovedì 21 e venerdì 22 febbraio dalle ore 8.10 alle 13.00 in via della Cittadella

per tutti i ragazzi coinvolti.

Proposte operative dei Workshop:

1)    WORKSHOP A Installazioni/perfomance (interazioni tra espressioni figurative concettuali, utilizzo del corpo e happening musicali)

Prof. Veronese e Prof. Statile laboratorio Design Libro aula 1

2)    WORKSHOP B Video/perfomance (interazioni tra immagini, movimento, espressioni figurative concettuali, utilizzo del corpo e happening musicali)

Prof. Brucato, Prof Colombo Dario e Prof. Lo Bello aula 10

3)    WORKSHOP C Installazioni/perfomance (interazioni tra espressioni figurative concettuali, utilizzo del corpo e happening musicali))

Prof. Cervetto e Prof. Capello laboratorio Design Libro aula 15/16

Nei workshop i ragazzi potranno confrontarsi attraverso diverse tecniche e linguaggi dell’arte, avendo come tema centrale il genere musicale Jazz e la performance.
Il festival Jazz sarà concepito come scenario e il lavoro da svolgere nei workshop sarà quello di ricerca e di confronto dei linguaggi artistici nel pieno rispetto del “senso” del genere musicale Jazz (libertà, improvvisazione, ritmo, ecc.).

Scopo del  Workshop arrivare ad una proposta progettuale, che sarà in seguito posta a selezione, per un’opera/performance da presentare ad ARS CAPTIVA 2013 entro il 10 marzo (data appunto della selezione da parte del comitato artistico).

I ragazzi che parteciperanno al progetto:

Classe Nomi allievi Referente numero
I Musicale Tutta la classe Lo Bello 25
II Musicale Tutta la classe Lo Bello 24
IV Bs Tutta la classe Veronese 16
III D Tutta la classe Cervetto 24
IVAs Donna Statile 1
IVEs D’Ambrosio-Cozzi-Tonello-Murdas Statile 3
IVCs Pozzato-Postirnacean Brucato 2
VAs Chieragatti-Pecere-Truffelli-Falanga-Tarbuna-Guidi-Allegri-Valentino Di Prima 8
Totale allievi 103

da visionare clip di interviste a studenti e docenti coinvolti

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Il progetto equo e solidale al Passoni

IL PROGETTO EQUO E SOLIDALE AL LICEO ARTISTICO PASSONI

La professoressa Gabri Vilma descrive l’iniziativa

il “progetto equo” ha coinvolto tutti i ragazzi delle due sedi attraverso una mostra interattiva sul commercio equo, guidata da un allievo per classe (se la sono cavata bene!), che ha seguito una breve formazione.
Il progetto sta comunque coinvolgendo tutte le componenti della scuola in quanto sono stati inseriti, negli attuali distributori, alcuni ottimi prodotti del Commercio Equo (snack, bibite, bevande calde; da provare la cioccolata!).
A Natale, in succursale, abbiamo allestito un mercatino sempre degli stessi prodotti, che ha avuto un buon successo.
Contiamo sul sostegno di tutti per estendere la gamma di prodotti (anche biologici) e magari arrivare ad eliminare la Coca-Cola…

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Il Passoni al flash mob

a cura di Stefano Donna & Donatella Bruscella 4^As
Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino

Ore 18.50 cominciano ad arrivare in Piazza Castello docenti e studenti del Liceo Artistico Passoni.
Arte, performance e diritti sono un’occasione per la nostra scuola di Torino che oggi si sente in rete con le altre scuole del mondo.

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1 billion rising

flash mob a Torino

flash mob a Torino

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   Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino

HAI UN PROGETTO DI FORMAZIONE ?

VORRESTI REALIZZARLO ?

se

FREQUENTI ACCADEMIA, UNIVERSITA’,
ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE ARTISTICA

HAI UN DIPLOMA DI LICEO ARTISTICO, ISTITUTO D’ARTE,

FOTOGRAFIA, PUBBLICITA’ CONSEGUITO IN PROVINCIA DI TORINO TRA IL 2010 E IL 2012

PUOI CANDIDARTI ALLA

BORSA DI STUDIO

WILLY

BECK

VAI SUL SITO : Fondazione Merz


La scadenza per le domande è il 15 marzo.

LA BORSA DI STUDIO WILLY BECK E’ UN PROGETTO  SOSTENUTO DAGLI AMICI DEL PROF.
BECK  OSPITATO DALLA FONDAZIONE MERZ.

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27 gennaio Giornata della Memoria: Le “Memorie d’inciampo” di Gunter Demnig a Roma e una mostra fotografica a Palazzo Madama a Torino sul campo di Auschwitz

stolpersteinedi Letizia Trotta e Chiara Montatone

II liceo classico, Liceo” N. Rosa ” Susa

A pochi giorni dal 27 gennaio, giornata della memoria, che ci permette di riflettere e ricordare le vittime della shoah e tutte le atrocità compiute verso queste persone, il comune di Roma consentito l’installazione di quindici delle cosiddette “pietre d’Inciampo”, iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig, ideate proprio per il ricordo dei deportati.

Le “pietre d’inciampo” sono sampietrini di dimensione 10x10cm laccati in ottone, su cui sono incisi l’anno di nascita, la data ed il luogo di deportazione e la data di morte, qualora sia conosciuta, per ricordare coloro che furono ridotti ad un semplice numero e non più ritenuti esseri umani; essi sono posti davanti alle abitazioni in cui vivevano le persone prrima di essere deportate, in modo tale da poterle riportare “a casa”.

Le pietre, oltre a ricordare i deportati ebrei, possono recare anche i dati delle altre vittime del regime nazista, quali omosessuali, oppositori politici, rom, nomadi, testimoni di Geova, malati mentali e  portatori di handicap.

A differenza dei tradizionali monumenti memoriali, che hanno un ingombro fisico e inducono le persone a recarsi nei luoghi in cui sono posti in occasione delle ricorrenze, i sampietrini, al contrario, sono discreti e invisibili, provocano oltre che un inciampo fisico anche quello mentale e visivo, ed obbligano il passante che vi si “inciampa” a riflettere e ricordare, non solo il 27 gennaio, ma ogni qualvolta ne trovi uno sul proprio cammino.

Alcune città, tra cui Monaco, hanno rifiutato di installare le pietre poiché considerano offensivo il fatto di dover “calpestare” le memorie delle vittime la cui vita fu già precedentemente calpestata e inoltre molti passanti erano anche infastiditi dalla presenza dei sampietrini.

L’iniziativa, che coniuga arte e memoria, è partita nel 1995 a Colonia ed è un “work in progress”, in quanto le pietre sono in continuo aumento ancora oggi.

Attualmente sono più di 22.000 in tutta Europa, in particolare si trovano in Germania, Austria, Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Polonia, Paesi Bassi e Italia.

A nostro avviso questi sampietrini svolgono una funzione simbolica molto importante, poiché fanno sì che queste persone siano ricordate non solo nella giornata dedicata al ricordo delle vittime della shoah, ma anche per tutto il resto dell’anno, affinché gli individui non dimentichino gli orrori accaduti poco più di 60 anni fa e facciano in modo che non si ripetano.

IMPORTANTE!!!

Non perdetevi la mostra fotografica

“Fotografie dal Campo. Auschwitz-Birkenau 2012”  di Bruna Biamino.
La mostra sarà aperta dal 17 gennaio al 17 febbraio 2013 in due sedi espositive: Galleria Belvedere, Palazzo Lascaris, Via Alfieri 15, Torino (Orari: lunedì – venerdì 10.00 – 18.00 / sabato 10.00 – 12.30) e Corte Medievale, Palazzo Madama, Piazza Castello, Torino (Orari: martedì – sabato 10.00 – 18.00 / domenica 10.00 – 19.00), con ingresso libero.

Galleria Belvedere, Palazzo Lascaris – Via Alfieri 15, Torino
Orari: lunedì – venerdì 10.00 – 18.00 / sabato 10.00 – 12.30

Corte Medievale, Palazzo Madama – Piazza Castello, Torino
Orari: martedì – sabato 10.00 – 18.00 / domenica 10.00 – 19.00.

Links utili:
Palazzo Madama

Stolpersteine

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Mostra di pittura “Solitudini” di Giuliana Rosso presso l’Associazione Culturale Fattore K Sofà Cafè di Torino

a cura di Enea Barberis Jalla 4^Bs
Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino

Giuliana Rosso - Incognito,olio su tela, 2012Nata nel novembre del 1992, Giuliana Rosso si è diplomata all’Istituto d’Arte Aldo Passoni di Torino nell’estate 2011.
Attualmente è iscritta al secondo anno del corso di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Torino.
Già a soli quindici anni ha dimostrato il suo talento vincendo il primo premio ad un concorso di pittura per ragazzi fino ai sedici anni indetto dall’Associazione Culturale “Chiave di Volta” di Banchette (To).
Nel 2010 ha invece partecipato ad un evento indetto dall’Associazione “Immagina” di Casalborgone (To), una mostra collettiva in occasione della festa della donna “Fatti di Donne”, ed ha realizzato l’illustrazione del manifesto e dell’opuscolo informativo di un altro evento, indetto anch’esso dall’Associazione “Immagina”, il festival-concorso di cortometraggio “Monfilmfest”.

I ritratti di Giuliana Rosso appaiano estremamente profondi e le sensazioni che comunicano sono complesse e articolate.
Nell’osservare queste opere, lo spettatore si sente incentivato ad ammirarle con maggiore attenzione e a ricercare il messaggio che esse intendono trasmettere.
Questo non è sempre complesso da percepire tuttavia, anche dove risulti di facile lettura, a caratterizzarlo è una comprensibilità stratificata.
Infatti, anche lo spettatore distratto che capiterà davanti ad alcune di queste opere riuscirà probabilmente a cogliere il concetto che vogliono comunicare e si sentirà per questo gratificato e soddisfatto, ma più a lungo si soffermerà a studiare il soggetto ritratto, maggiori saranno i gradi di comprensione, e quindi di apprezzamento, che riuscirà a raggiungere. 

Giuliana Rosso - Solitudini, olio su tela, 2012Solitudini. Questo è uno dei quadri che tra tutti attrae maggiormente l’attenzione.

Sarà solo perché ha dato il nome alla mostra e quindi vi si aspetta qualcosa di particolarmente illuminante?
Probabilmente no, perché ancor prima di poter leggere il titolo si viene attratti dalla sua composizione e dal forte messaggio che da essa traspare.
La solitudine, per l’appunto.
Ma è una solitudine particolare, perché non è quella condizione che solitamente si associa al termine, la presenza di un individuo in un deserto desolato, in mezzo ad un mare sconfinato e privo d’anima viva.
No. Il soggetto ritratto, una donna, si trova in mezzo a tante altre persone.
Ma il suo volto spicca notevolmente su quello degli altri, e sembra appartenere ad una creatura di una specie diversa da quelle che la circondano.
Giuliana Rosso - Ritratto di impiegato,olio su tela, 2012Le altre figure rappresentano un fronte unito, compatto, impeccabile e ostile: un fronte che ha riconosciuto qualcuno di diverso e lo ha isolato a causa della sua natura.
Questa massa uniforme e asettica, ha incontrato una persona diversa dagli standard a cui era abituata, una persona la cui natura differente non doveva necessariamente costituire un pericolo, ma chiedeva unicamente di poter sopravvivere rimanendo coerente ai propri principi, alle proprie opinioni e al proprio modo di essere.
La reazione dei più, i cui effetti traspaiono dagli occhi mesti ma decisi del volto in primo piano, non è stata quella di asserire il proprio disappunto in merito ad una scelta di vita che non condividono, bensì quella di riconoscere, isolare e tentare di annientare chi ha deciso di percorrere una strada differente da quella scelta dagli altri.
Appare quindi conseguente la comprensione di come sia possibile essere più soli che mai, anche quando si è circondati da milioni di altri individui, perché sono stati proprio questi ultimi a riunirsi in un branco ottuso, vociante e affamato, e a dare la caccia ad una preda che altra colpa non aveva se non quella di essere diversa.

 Due strade divergevano in un bosco, ed io —
Io presi quella meno battuta,
E questo ha fatto tutta la differenza.

Robert Frost

Le opere di Giuliana ritraggono soggetti tipici della nostra società: lavoratori di diverso tipo, propugnatori di opinioni politiche, freelance determinati a raggiungere il loro obbiettivo, afflitti e disillusi.
Altrettanto vasti sono i temi trattati, benché siano in qualche modo tutti uniti da un sottile filo conduttore: malinconia, isolamento, rassegnazione e preoccupazione, ma al contempo determinazione, orgoglio e fierezza.
I dipinti che nascono dall’unione del soggetto scelto e del tema di fondo non si possono definire esattamente belli di una bellezza ideale e forse riconosciuta dai più, ma sono di certo estremamente realistici nei concetti alla cui rappresentazione mirano.
Tanto che in alcuni di essi si possono individuare quasi distintamente due espressioni e due emozioni in un unico volto.

Giuliana Rosso - La condanna,olio su tela, 2012Questo è il caso del quadro intitolato La Condanna.
Il lato destro di questo lascia trasparire una sorta di minaccia ferma e incontrovertibile, vi si legge una condanna che sembra stare per giungere.
Il lato sinistro invece da un’impressione di dolorosa rassegnazione ad una condanna che sembra essere già giunta.

Malinconia, quanto Solitudini, è un’opera che attrae lo sguardo di chi la scorge anche solo per un attimo.
Gli occhi della donna ritratta; sono certamente questi che invitano inevitabilmente ad avvicinarsi e a guardarli.
Essi comunicano una mestizia in qualche modo accettata.
Giuliana Rosso - Malinconia, olio su tela, 2012Non un’afflizione sopraffacente il suo possessore, ma un generale sentimento di tristezza che è entrato a far parte così profondamente della persona in questione da essere da questa tenuto per le briglie come un cavallo recalcitrante ma di cui non si può fare a meno.
Gli occhi richiedono forse semplicemente di essere guardati, ma chi ad essi sta dietro chiede allo spettatore qualcosa di più.
Gli chiede di comprendere una parte del dispiacere che la attanaglia, nell’intento di sentirsi meno sola e abbandonata in un mondo che spesso sembra non avere più nulla da dare se non un tristo veleno che penetra nelle anime degli uomini rodendole dall’interno fino a trasformarle in spettri piatti e inconsistenti, sorretti solo più dall’istinto di arrancare nella scia della propria esistenza.

Tutte le opere d’arte hanno di fatto due personaggi principali nella storia della loro vita: l’artista che le porta alla luce e il fruitore ultimo, lo spettatore, che è tuttavia tutt’altro che passivo, in quanto egli in qualche modo rielabora nella sua mente l’opera per poterla comprendere ed apprezzare.

Questo discorso è perfettamente applicabile ai dipinti di Giuliana, per i quali l’osservatore ha un’importanza fondamentale.

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IRON MEN

di Gabriele Artusio 3^E
Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino

Iron man è tornato, e non è solo..( Marvel e DC al cinema)

iron-man-3-logo

TITOLO: Iron Man (Iron Man)

PAESE: USA, Cina, Hong Kong

CASA PRODUTTRICE: Marvel studios, Paramount pictures, Walt Disney ( dal 2009, la Marvel è stata acquistata dalla Disney)

REGIA: Shan Black

SCENEGGIATURE E SOGGETTO: Stan Lee, Jack Kirby, Don Heck (SOGGETTO), Shan Black, Drew Pearce (SCENEGGIATURA)

MONTAGGIO: Jeffrey Ford

MUSICHE: Brian Tyler ( a breve disponibile su CD e Itunes, la raccolta dei brani del film)

EFFETTI SPECIALI: Marc Banich, John P.Cazin, Joel Mitchel, Alec Muradin

CAST: Robert Downey jr. ( Tony Stark/Iron Man); Gwen Patrol (Pepper Pots); Don Cheadle (James “Rhodey” Rhodes/War machine), Ben Kingsley (il Mandarino), Jon Favreau (Happy Hogan), Paul Bettany ( doppiatore originale dell’ I.A dell’armatura, J.A.R.V.I.S)

USCITA: Maggio 2013
PRECEDUTO DA: “Iron Man 2” (2010) e “the Avengers” (2012)

5 anni dal primo Iron Man, primo capitolo del più ambizioso progetto cinematografico della storia , sul tema supereroi: 5 pellicole di altrettanto successo (l’incredibile Hulk, 2009; Iron Man 2, 2010; Thor e Captain America: il primo vendicatore, 2011), che hanno poi condotto meno di un anno fa all’epico cross-over “the Avengers” (basato sul primo numero dell’omonima serie, pubblicata dalla Marvel nel lontano settembre del ’63, ed in parte sulla serie “Ultimate Avengers”, degli anni ’90), terzo incasso della storia del cinema, dopo Titanic (1997) e Avatar(2010); ora si ricomincia a fare da soli, proprio come piace all’irriverente e geniale Tony Stark (Robert Downey jr.) che questa volta non se la vedrà molto bene…

NUOVO NEMICO

Terzo film della saga, e primo della cosiddetta “Marvel phase 2″( ne parlerò più avanti), Iron Man 3 vede alla regia Shan Black, e non più Favreau, come nei precedenti capitoli, ma che continuerà ad avere il ruolo di produttore ed attore della guardia del corpo di Tony, Happy Hogan, non cambia invece il cast a parte l’aggiunta ovvia di Ben Kingsley nel ruolo de “il Mandarino”; mancano all’appello, con un po’ di delusione dei fan, Samuel L. Jackson( Nick Fury, capo dello SHIELD, che vedremo sicuramente in Captain America 2, nel 2014, e forse in un film dedicato a lui stesso) e Scarlett Johansson (la sexy ex-spia sovietica, poi agente SHIELD Natasha Romanoff/Vedova nera; vedremo anche lei in Capitan America 2, come spalla destra di Bucky).

Abbiamo lasciato Iron man mezzo distrutto e a godersi un meritato kebab con i vendicatori (seconda scena dopo i titoli di coda di “the Avengers”, notare le facce incuriosite di Cap e Thor…) alla fine dell’ultimo film: l’esperienza pare aver mutato un po’ il carattere di Iron man ( più aperto), che continua dedicarsi alla Starktronics e alle sue armature ( sfoggiano in particolare una a colori invertiti, con il giallo dominante sul rosso, ed una alla Captain America); ma ancora per poco, una nuova minaccia incombe su di lui e sul mondo: si tratta del Mandarino.

IDENTIKIT DEL CATTIVO: IL MANDARINO

“Signore, bambini,…pecore…alcuni di voi, mi ritengono un terrorista…io mi considero un maestro; lezione numero uno: gli eroi…non esistono…”

Con questa frase, si presenta nel trailer, il terzo supercattivo che Iron man dovrà affrontare, apparso per la prima volta sulla rivista “Tales of suspence”, questo enigmatico personaggio, pretende di discendere dallo stesso Gengis Khan. Figlio di un ricco magnate cinese e brillante scienziato, trova casualmente in un relitto arenatosi secoli prima dieci anelli che gli conferiscono un immenso potere (lascio a voi il piacere di scoprirli tutti), che gli permettono prima, di conquistare i villaggi circostanti e poi di avanzare pretese sul mondo intero: ovviamente troverà i vendicatori e Iron man in particolare a mettergli i bastoni tra le ruote…

IDENTIKIT DEL CATTIVO: IL MANDARINO

MARVEL PHASE 2

Primo film ad essere distribuito dopo “the Avengers”, Iron man 3 rientra nella seconda parte dell’impresa cinematografica targata Marvel, iniziata nel 2008 proprio con Iron man, per giungere al film sui Vendicatori uniti (Avengers assemble!) nel 2012. A questo terzo lungometraggio sull'”uomo di latta più forte del mondo”(così scherzosamente definito nelle prime storie per via della vecchia armatura che lo faceva davvero sembrare un personaggio del mondo di Oz) seguiranno sicuramente 4 film, mentre 2 o 3 sono in preparazione ipotetica:

THOR 2 IL REGNO OSCURO (THOR 2: THE DARK WORLD) previsto per Maggio, forse Giugno di quest’anno; il secondo film di Thor si preannuncia entusiasmante: Loki (Tom Hiddleston), ancora una volta sconfitto (essendo una divinità non se lo leveranno mai completamente dai piedi…) decide di resuscitare l’elfo oscuro Malekith per compiere la sua vendetta contro suo fratello, il dio del tuono: la battaglia porterà Thor (Chris Hemsworth) a ritornare su Midgard ( la terra, per i norreni) e a ricongiungersi all’amata Jane Foster (Natalie Portman); ritornano anche nei ruoli di Odino, re degli dei e Heimdall, guardiano “disoccupato” di ciò che resta del Bifrost (ponte dell’arcobaleno, che collega Asgard ai nove regni, distrutto da Thor stesso, nel primo film) gli attori Anthony Hopkins e Idris Elba( gli appassionati di Alien, l’hanno visto a settembre in “Prometheus”, prequel della serie).

CAPTAIN AMERICA 2: IL SOLDATO D’INVERNO (CAPTAIN AMERICA 2 THE WINTER SOLDIER): Bucky, l’amico-mentore di Cap, precipitato in un dirupo, durante l’assalto al treno blindato di Arnim Zola (Toby Jones), scienziato dell’HYDRA, non è morto come pensavamo, anche lui come il suo amico a stelle e strisce è sopravvissuto in uno stato di animazione sospesa ed è stato recuperato dai Sovietici, che l’hanno trasformato in un killer provetto, con il nome in codice di “Soldato d’inverno”( Sebastian Stan), affiancato dalla Vedova Nera (Scarlett Johansson); spetta al rinato Captain America (Chris Evans), ricondurre il suo amico a casa. Previsto per il luglio 2014.

I GUARDIANI DELLA GALASSIA (THE GUARDIANS OF GALAXY): Sono i Vendicatori del XXXI secolo, difensori dell’umanità e di tutte le specie aliene da esse incontrate che popolano questo lontano futuro, dall’invasione dei Badoon (altro che Chitauri): tra i supereoi abbiamo Starhawk, Charlie-27, Nikki, Martinex, Yondu e Vance astro, un futuristico Captain America( astronauta del XX secolo risvegliato) previsto anch’esso per il 2014.

ANT-MAN: Lo scienziato Henry Pym riesce ad inventare un siero che gli permette sia di ridursi alle dimensioni di una formica (appunto Ant-Man) o a quelle di un colosso (Giant-Man). Dopo la morte della moglie a causa di spie industriali, decide di usare i suoi poteri a fin di bene diventando un eroe assieme alla sua nuova compagna, figlia di un suo collega, Janet Van Dyne  (Wasp). Previsto per il 2015, sarà l’ultimo film prima di Avengers 2; non si sa ancora nulla del cast ma molti sono convinti che sarà Hale Berry a dare il volto a Wasp.

AVENGERS 2: I Chitauri cercano vendetta, e Thanos, loro capo decide di andare personalmente dai vendicatori ai quali si uniscono Wasp, Ant-Man e forse Spider-Man; ovviamente questa è solo un’ ipotetica trama, perciò meglio aspettare pazientemente…

VERSO IL FUTURO: MARVEL PHASE 3

Se gli incassi saranno soddisfacenti come i precedenti, la Marvel ha annunciato di voler girare una Marvel Phase 3, tra il 2016 e il 2020: i cattivi, questa volta saranno probabilmente i celebri “Signori del Male”: l’Incantatrice per Thor, il Barone Zemo per Cap, Dynamo cremisi e Wonder man che probabilmente saranno definitivamente sconfitti in Avengers 3, se ci sarà… nel frattempo, prendete un biglietto, una bella dose di pop-corn e godetevi Iron Man 3.

JUSTICE LEAGUE OF AMERICA?

Per i fan della DC (azienda fumettistica, da sempre rivale della Marvel) niente panico: anche la Warner, ha in mente qualcosa di interessante per l’avvenire: esaurita per il momento la trilogia di Batman (o forse no, che fine ha fatto il pinguino ?!), la Warner ha deciso di rincominciare la saga di Superman, prevista per il maggio 2013, questa volta chiamato “Man of Steel” (l’uomo d’acciaio, come veniva chiamato in Italia negli anni ’30), con Zack Snyder (300) alla regia; il nuovo superman sarà un superman moderno a tutti gli effetti: niente più mutande rosse sopra i pantaloni, niente riferimenti a Smalville, ecc..; il nuovo film che sta a cuore ai fan, soprattutto femminili, è Wonder Woman, che avrà come attrice, forse Kate Beckinsale (dopo lo smentito interessamento di Megan Fox per il ruolo della donna meraviglia) ma sulla data d’uscita, per ora non si sa nulla: quello che si sa, è che per fare un film basato sulla Justice League of America, servono almeno altre 4 o 5 pellicole (Aquaman, Flashman, Whazzman e John Jones the Martian manhunter): per consolarci, nel frattempo, uscirà per la Playstion 3, e altre console, un nuovo gioco su JLA, realizzato dagli stessi della saga Arkham di Batman (Arkham asylum nel 2009 e Arkham city nel 2010); anche qui perciò, non ci resta che attendere pazientemente…

JUSTICE LEAGUE

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Il S.U.S.A. di Susa

di Valentina Aurigemma & Carolina Bertello 2^

Liceo N. Rosa –  Susa

Noi del liceo Rosa siamo l’inizio o la fine del S.U.S.A?
Dipende dai punti di vista.
A noi piace pensare di essere entrambi.
Infatti, come questo sentiero umano è un anello di congiunzione tra Torino e Susa, così anche il Terzo Paradiso unisce il Paradiso Naturale e il Paradiso Artificiale.

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MANIFESTO.

Il 21.12.2012 Michelangelo Pistoletto, un grande artista italiano, ha lanciato a livello mondiale, il progetto del Re Birth Day, chiamando alla responsabilità e alla consapevolezza persone, gruppi, comunità, istituzioni per dare vita a un grande progetto collettivo di civiltà che assicuri un Futuro all’Umanità sul Pianeta.

Oggi la sopravvivenza dell’umanità è a rischio, la crescita illimitata sta esaurendo le risorse del mondo.

La Terra, l’Acqua, l’Aria sono minacciate, presto non saranno più disponibili per una grande parte della popolazione mondiale.

La Rinascita riguarda tutti noi, i nostri figli e le generazioni che verranno.

Per riconciliare di nuovo l’Uomo con l’Ambiente e la Natura:

DOBBIAMO CONTINUARE A MOBILITARCI TUTTI

CONSAPEVOLMENTE, RESPONSABILMENTE E PACIFICAMENTE.

Attraverso la potenza evocatrice dell’arte si è formata una rete mondiale di progetti, di azioni, di gesti capaci di promuovere significative relazioni tra contesti e persone, di superare antichi e laceranti conflitti, di creare nuovi orizzonti di senso, di costruire concrete occasioni di pace, giustizia e lavoro.

Nella sua storia di artista, e fin dalle sue prime opere d’arte, Michelangelo Pistoletto ha sentito fortemente l’impegno a promuovere il rapporto fra arte e società, ritenendole indispensabili e imprescindibili l’una per l’altra.

Il simbolo del Terzo Paradiso elaborato da Pistoletto indica la via per incrociare arte e vita e ristabilire un nuovo equilibrio tra natura e artificio, giusto, responsabile e consapevole.

Il 21.12.2012 alle ore 12,21 nella giornata del “Re Birth Day”, in collegamento con la mobilitazione mondiale intorno al tema della ri-generazione del Pianeta, 50.000 persone si sono tenute per mano da Piazza Castello a Torino fino al Castello di Adelaide a Susa, collegando la città alla valle.

Dall’unione di 100.000 mani, si è snodato il S.U.S.A. (Sentiero Umano di Solidarietà Artistica e Ambientale)  rendendo questa catena un collegamento non solo tra due persone o due città, ma tra i popoli di tutto il mondo.

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la catena di solitarietà

la catena di solitarietà

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Giuliana Rosso- Mostra 27 Dicembre 2012

Giuliana Rosso- Mostra 27 Dicembre 2012

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