Collaborazione con la stilista KRISTINA TI

Dicembre 2013

La classe V° B della sezione di Moda ha allestito con decori realizzati con materiali forniti dalla stilista due alberi di Natale in occasione delle feste natalizie. Le installazioni verranno esposte nei suoi negozi.

La stilista farà visitare alle studentesse la sua linea di produzione.

Docenti:

Bianco Valeria

Ferrero Anna

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Dialogo tra Oriente e Occidente.

articolo di Matteo Gari 3E

foto di Martina Costanzo 3E, Jasmine Chiboub 3G, Giovanni Perotto 4E, Alice Doyle 4E

video da La Repubblica, La stampa e TG1 Storia

Questa a grandi linee è stata la performance artistica di Alessandro Sciaraffa inserita nella mostra “Origami-Spirito di carta” in corso fino al 16 Febbraio a Palazzo Barolo.

L’artista ha preso, grazie all’aiuto degli studenti di vari licei artistici torinesi, uno “stampo” di piazza San Carlo con fogli di alluminio e, con la tecnica dell’origami, ha creato un cubo che è tutt’ora visibile nella piazza.

Intervistando l’artista abbiamo ricevuto le risposte ad alcune delle nostre domande, come quella sulla scelta del materiale che, a suo dire, è accessibile, durevole nel tempo e molto leggero e anche sul significato dell’iniziativa, cioè il mondo occidentale, l’Agorà, che comunica con il mondo orientale tramite l’origami.

Questo, in conclusione, è stato anche un momento di divertimento, condivisione e conoscenza per noi studenti che abbiamo partecipato attivamente alla realizzazzione dell’opera e abbiamo potuto, così, divertirci in uno spazio aperto come una piazza insieme a ragazzi mai visti prima, ma con un amore condiviso, l’Arte.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-949bdd86-c8ad-439a-a4f0-a791798fa219-raigulp.html

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reportage Origami di Enea Barberis Jalla

Origami – Spirito di Carta
A cura di Enea Barberis Jalla

Veri e propri gioielli si possono ammirare nelle storiche cantine di Palazzo Barolo, già note per il valore delle mostre che ospitano.
Gioielli realizzati in un materiale leggendario quanto quello convenzionale.
È la carta a dare vita a creazioni stupefacenti, e sono le mani di artisti ideatori e artisti piegatori, non necessariamente coincidenti, a modellarne le forme e i particolari.

La mostra, organizzata dall’associazione italiana Yoshin Ryu, che si occupa di cultura giapponese, ospita oltre 300 origami, appartenenti agli ambiti più disparati: animali, creature mitologiche, costruzioni geometriche e, come già accennati, gioielli.
Si possono distinguere tre aree tematiche principali: rappresentazione del mondo, oggetti matematici geometrici e totem simbolici, trai quali ricordiamo la gru della pace, famosa poiché si narra che realizzando mille gru per una persona cara ammalata, questa si ristabilisca.
Nelle varie aree sono stati disposti video esplicativi che aiutano ad entrare nell’ottica migliore per apprezzare la particolarità e la raffinatezza di queste creazioni.

Il termine “origami” deriva dal giapponese oru (piegare) e kami (carta).
L’arte dell’origami mira alla realizzazione di forme e figure di ogni genere mediante la piegatura di un foglio di carta.
Tale attività si ritiene risalga al I secolo d.C., con l’invenzione della sua materia prima in Cina, importata poi in Giappone intorno al VII secolo.
Dal momento che all’epoca il supporto cartaceo vero e proprio era poco diffuso data la sua preziosità, possiamo presupporre che l’origami non sia nato per hobby, bensì all’interno di un contesto culturalmente molto elevato e probabilmente in parte religioso.
Una cosa tuttavia non esclude necessariamente l’altra.

Chi realizza un origami opera una forma di autoanalisi involontaria.
Piegare la carta, per un profano può essere molto interessante e divertente o molto frustrante.
Con la pratica si impara tutto ma è proprio in questo processo di formazione che chi lo compie incontra una parte di sé e del proprio carattere forse ancora poco conosciuta.

Ciò che è certo è che è un’attività che fa bene all’anima ed è portatrice di pace e tranquillità, e in un’epoca scossa da eventi drammatici come la nostra, acquisisce ancora maggior valore.

I Licei Artistici Torinesi sono stati invitati a partecipare ad un concorso teso alla realizzazione di opere collegabili all’argomento della mostra.
Tra questi alcuni studenti del Liceo Artistico – Liceo Musicale – Istituto d’Arte Aldo Passoni di Torino hanno partecipato presentando creazioni provenienti dai laboratori di Moda e Arte della Stampa, Restauro del Libro e Arti Figurative.
È evidente la formazione di base degli studenti, ma lo è altrettanto la capacità degli stessi di riadattare le competenze acquisite all’ambito nel quale si sono trovati ad operare, peculiarità questa che si spera possa essere il loro cavallo di battaglia in un futuro ormai prossimo.

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I sogni segreti di Walter Mitty

I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY
( The secret life of Walter Mitty)
• REGIA: Ben Stiller
• PRODUZIONE: Ben Stiller, Gore Verbinski, Samuel Goldwyn jr.
• CASA DI PRODUZIONE: Twentieth Century Fox, Samuel Goldwyn jr. movies e New Line Cinema
• SOGGETTO: “The secret life of Walter Mitty” di James Thurber, 1939
• SCENEGGIATURA: Steve Conrard
• FOTOGRAFIA: Stuart Dryburgh
• CAST: Ben Stiller, Adam Scott, Sean Penn, Kristen Wiig, Kathryn Hahn
ROAD DREAM STILLER
Dire che queste tre parole bastino a definire in tutto il quinto film diretto da Ben Stiller: “I sogni segreti di Walter Mitty” è di certo presuntuoso come il barbuto antagonista della storia ( Adam Scott), ma può dare un infarinatura per capire questo piccolo, ma intenso film, (che sta ottenendo tra l’altro buoni incassi e giudizi in mezzo al panorama cinematografico natalizio, tra l’ennesimo cinepanettone, (firmato Neri Parenti, regista della serie “Fantozzi” dal terzo atto in poi) e l’atteso ” lo Hobbit: la desolazione di Smaug” di P.Jackson. Basato su un romanzo di James Thurber del 1939, adattato in seguito nel 1974 ( se non vado errato, in caso contrario perdonatemi …) in “I sogni proibiti” narra le avventure-disavventure di Walter Mitty ( Ben Stiller), moderno sognatore ad occhi aperti, archivista della celebre rivista “Life” , che purtroppo per lui, e per i suoi colleghi, è ormai destinato a diventare una semplice rivista online: il bastar..cioè ..il cattivone che si occupa della transazione della rivista ( sempre Scott), incarica Walter di recuperare una foto del celebre fotografo Sean O’Connell (Sean Penn)-per la precisione, la numero 25- da inserire nella copertina dell’ultimo numero: il caso vuole che quella foto non ci sia tra quelle inviategli da O’Connell, e Walter parte suo malgrado in un viaggio attorno al mondo, verso gli angoli più selvaggi del pianeta, per poi avere una sconvolgente sorpresa…
I PERSONAGGI

Protagonista assoluto della storia è Walter Mitty, archivista dei negativi fotografici di Life, rivista che nonostante fosse tra le più celebri del mondo, ha visto giorni migliori; impopolare quanto Charlie Brown, fratello di un attrice alle prime armi e spesso mira di beffe e prese in giro dei colleghi ( che lo deridono in particolare per i suoi “incantamenti” che lo trasportano nei suoi sogni più reconditi) ha passato sedici anni in uno scuro archivio dando se stesso per la rivista, ma quando la chiusura della rivista ed il licenziamento incombono, decide di abbandonare quel luogo che da sempre lo aveva trattenuto per lanciarsi nell’avventura della vita, per recuperare la foto del suo idolo, l’amore della sua donna…. e rendere il profilo del suo social network un po’ più corposo
Ben Stiller da sempre interpreta nei suoi film il ruolo dello sfigato ( Una notte al museo, Ti presento i miei, ecc..) e questo film non fa eccezione, ma con l’aggiunta di qualcosa: prima avevo accennato all’uscita de “lo Hobbit”, il che casca a fagiolo per la similitudine: nell’opera Tolkieniana, Bilbo è un pacifico Hobbit, che vive nella contea, cercando il più possibile di evitare avventure, finché l’avventura ( cioè Gandalf), non gli piomba in casa e lo spinge a gettarsi a capofitto nel viaggio che lo condurrà ad est. In questo film anche Walter Mitty ha sempre prediletto una vita meno movimentata possibile, non che non l’abbia mai desiderata, ma ciò lo ha condotto ad essere ancora più insicuro nella vita e nel social network ( scarno, privo di inviti e tag vari): il licenziamento e la foto scomparsa gli forniscono quindi l’occasione per liberarsi dal suo blocco è gettarsi nel mondo dall’Artico all’Himalaya.
Gli altri personaggi, seppur non sviluppati come quello di Walter, sono ripresi anch’essi da molti film antecedenti: l’invadente operatore del social network, Todd (Patton Oswald) sempre in camicia hawaiana e capace di interrompere un epico sottofondo musicale durante una scalata di montagna per aggiornare Walter del raggiungimento del “target 300wikes”; Ted, l’odioso cattivo; mamma Mitty (Shirley McLane), la sorellona aspirante Rizzo nel musical di Grease (Kathryn Hahn), la bella Carol (Kristen Wiig)madre divorziata che sembra interessata l povero Walter, sembra… e Sean O’Connell, interpretato da Sean Penn, in un incrocio tra Robert Capa ed Gigio Alberti
SCENARI
Un road movie non sarebbe un road movie senza spettacolari paesaggi (altra similitudine con lo Hobbit) dalla Groenlandia al Nepal, passando per l’Islanda e l’Afghanistan ( da non sottovalutare però il set newyorkese, girato tra Brooklyn ed il Greewich Village): personaggi buffi (lo stonato e brillo pilota di elicotteri trovato a Nook), situazioni inverosimili ( bello corrompere dei guerriglieri talebani armati fino ai denti con una torta clementina) tutto il resto, e di resto, credetemi, ce n’è molto rendono il film godibile, senza mai un minuto di noia: indimenticabile la partita finale di pallone tra Ben, Sean ed in Nepalesi, tratta dall’indimenticabile Italia-Marocco di Marrakech Express ( Gabriele Salvatores, 1989), scena diventata quasi obbligatoria nei road-movie comici

L’UNICA PECCA… sta sostanzialmente nel doppiaggio: nel film viene mostrato più volte il celebre slogan di Life ( che Scott pare non avere mai imparato): in originale era così
to see things, thousand of miles away,
things hidden behind walls and within rooms
things dangerous to come to
to draw, to be closer, to see and be amazed,
this is the quintessence of Life
In Inglese si intuisce immediatamente il gioco di parole con “life”: sia nome della rivista che il termine anglosassone per “vita”, il tutto viene però vanificato nella versione Italiana:
Vedere il mondo
cose nascoste dietro muri e pareti
cose pericolose da raggiungere
cose da fare, trovarsi, vedersi ed emozionarsi
questa è l’essenza della vita
Ovviamente accade lo stesso in tutte le traduzioni dal Francese al Cinese, quindi, mal comune, mezzo gaudio, ed a parte questo piccolo svarione, “I sogni segreti di Walter Mitty” è un film simpatico, da gustarsi coi pop-corn e godersi al meglio, da vedere….

di Gabriele Artusio, 3E

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restauri a palazzo barolo parte terza

Torino. Palazzo Barolo, 20 Dicembre 2013

Il terzo incontro con i restauratori che operano ancora attualmente a Palazzo Barolo dal giugno 2013 è stato quasi completamente analogo agli altri due precedenti.
Nonostante ciò, io e la mia classe 5Es, rimaniamo sempre più affascinati e colpiti d questa attività.
In quest’ ultimo incontro gli studenti si sono divisi in due gruppi. Un gruppo si è occupato della pulitura con il metodo della velinatura, l’ altro gruppo si è occupato della stuccatura delle lacune dovute al tempo, e quindi ha utilizzato la tecnica che si avvale dello stucco con acqua demineralizzata e sabbia a grana abbastanza grossolana, poiché la superficie risultasse ruvida in egual modo al resto del soffitto.
Il momento di questa di questo incontro-lezione, secondo me molto istruttivo e interessante, è stata quello in cui il fotografo del palazzo, (presente per la prima volta), ci ha posto delle domande a cui noi abbiamo risposto sotto la supervisione della direttrice della ditta di restauro del palazzo, ed i nostri professori.
È stato gratificante poiché pur non essendo restauratori professionisti siamo stati in grado di risolvere i suoi quesiti ed è inoltre stato utile e istruttivo vedere come si svolge il lavoro di un fotografo in azione sul campo, quindi di un ambito lavorativo completamente
diverso dal nostro. Le nostre risposte sono state adeguate e abbiamo avuto l’impressione che tecnici di settori diversi impegnati nella salvaguardia dell’arte fossero per momento sullo stesso piano, docenti, studenti e professionisti, accomunati dall’interesse verso la conservazione e il restauro. Ci siamo sentiti utili, valorizzati in una modalità diversa da quella prestativa delle verifiche scolastiche a scuola dove prevale l’aspetto teorico, valutativo e purtroppo fra noi studenti competitivo. Questa in campo è la modalità più interessante, coinvolgente e motivante che la scuola ci sta offrendo.
Spero quindi, insieme alla mia classe di partecipare ad una serie di ulteriori incontri in modo da approfondire il restauro dal punto di vista pratico, e non solo teorico come lo si studia nelle scuole italiane odierne dove fra l’altro con le modifiche della riforma scolastica rischia addirittura di non essere più una materia di studio e di esperienza nei licei artistici che sono un momento fondamentale per l’orientamento successivo rispetto agli studi e il mondo dell’occupazione.

Vanessa Murtas, 5 ES

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ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie al Museo del Cinema

Ultimo Sabato prima delle vacanze di Natale al Museo Nazionale del Cinema di Torino per le classi 5AS e 5ES del LAM Passoni con il Prof Colombo Dario. Visita guidata a cura della Prof Testa.

 

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auguri

di Gabriele Artusio 4E

BUONE FESTE A TUTTI ⭐

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Lezione spettacolo: “Essere americani. Morire americani. L’omicidio di JFK” di Paolo Colombo

foto di Carlotta Marchigiano 5AS

articolo di Matteo Gari 3E

Il 19 Novembre 2013 alcune classi del liceo artistico LAM Passoni e di altri licei torinesi si sono recate presso la sede di  Unimanagement per assistere ad una lezione spettacolo sulla storia di J. F. Kennedy, il giovane presidente  degli Stati Uniti d’America. L’incontro è stato organizzato dalla dottoressa Paola Ravetti con Susa Culture Project, promosso da un Uwin-Nord Ovest e SoropTimostroTorino. La lezione è stata tenuta dal dott. Paolo Colombo, docente di storia delle istituzioni politiche all’Università Cattolica di Milano. L’ambiente particolare, architettonicamente suggestivo, gli ampi schermi su cui scorrevano le immagini e il sottofondo musicale filologicamente ricostruito, hanno permesso agli spettatori di calarsi nel mondo americano dei primi anni ’60. Il professor colombo è stato “illuminante” ed è riuscito trasportare tutti, ragazzi e professori, non solo nella storia di Kennedy ma in tutto il sistema politico e sociale americano, ponendosi molte interessanti domande e senza dare risposte scontate. È riuscito a trasmetterci la voglia “di sapere” rispetto ad argomenti di cui, spesso, a scuola non c’è il tempo di parlare. La storia americana è di sicuro affascinante e il percorso includeva altri aspetti del mondo degli Stati Uniti oltre a J.F.K. come ad esempio il tema degli eroi americani e il “sogno della frontiera”. Molte informazioni, immagini e soprattutto riferimenti musicali li si incontra sovente nel cinema, in alcuni programmi storici e sui libri di testo ma è con una una lezione come questa, coinvolgente oltre che istruttiva, che in molti di noi è nato l’interesse per questo argomento che proprio quest’anno è oggetto di commemorazione negli Stati Uniti ed interesse per il mondo in generale. A mio avviso è stata una lezione imperdibile, fare storia in questo modo è decisamente interessante e coinvolgente.

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stage Gran Ballo delle Debuttanti, 16 novembre 2013 alla Reggia della Venaria Reale. degli allievi del “A. Passoni” sezione moda e costume delle classi 5A, 5B e 5Cs, referente prof Cosetta Zanconato

A fine anno scolastico 2012/2013 siamo stati contattati dall’azienda Pignatelli S.p.a per lo stage Gran Ballo delle Debuttanti che si è tenuto il 16 novembre 2013 alla Reggia della Venaria Reale.
Hanno svolto lo stage gli allievi del “A. Passoni” sezione moda e costume delle classi 5A, 5B e 5Cs:
Crema Martina, Cassotta Elisa, Spallitta Agnese, Sadraovi Samira,
Fausone Valentina, Gesualdo Monica, Devito Marina
Alessio Luca, Lupo Giorgia, Noschese Arianna, Postirnaceanu Adriana, Seghesio Andrea.

Referente: Professoressa Cosetta Zanconato

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MERCATINO di NATALE, Passoni Equo e Solidale⭐

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