articolo di Chiara Casassa, fotografie di Beatrice Astore di 5E
Nel titolo della mostra è racchiusa la filosofia della celebrazione del suo centenario: il tentativo è quello di promuovere tutte le sue peculiarità che si compenetrano a vicenda, come testimoniano le parole delle sue ex allieve, intervistate in occasione dell’inaugurazione.
“I temi prediletti dall’artista partono dal figurativo: la donna, la guerra, la musica con il Jazz e la danza, la tecnologia con le automobili, e infine i gatti, indubbiamente le opere più vendute dall’artista, seppur il tema non fosse da lui troppo amato.
Appassionato di Jazz, Giansone ascoltava musica e ballava; l’aspetto del ballo è indubbiamente propedeutico al discorso della dinamica presente nelle sue opere scultoree; il ritmo e l’armonia della musica vengono tradotte in segno grafico e in questo consiste la capacità dell’artista di rappresentare la realtà in arte.
Si è parlato anche di Giansone teorico attraverso l’analisi della sua “teoria delle tangenti”, comprovata dalle centinaia di disegni che faceva eseguire alle sue allieve. Sono visibili nell’esposizione alcuni quaderni che mostrano come da una serie di tangenti scaturisce l’immagine, stesso processo realizzato nel passaggio dal disegno alla scultura”.
Queste sono le parole del professor Marco Basso, ideatore della mostra, il quale esalta della figura di Giansone la sua poliedricità, caratteristica preziosa e di grande valore.
“Artista poliedrico che conquista”, conferma il professor Brucato, il quale, non conoscendo Giansone, decide di ricostruire la storia dell’artista tramite la testimonianza di allieve e colleghe per capire la sua personalità, dalla didattica, all’artista, alla persona e di fissarkle nel video che viene proiettato in mostra. In esso viene ridata vita così ai filmati dell’epoca e ai luoghi in cui si muoveva l’artista, come il suo laboratorio in via Messina.
Iniziativa di estremo pregio per evocare una figura di rilievo del Passoni, questo è solo il primo dei tre passaggi che andranno a celebrare Giansone, infatti in secondo luogo verrà aperto il laboratorio di via Messina, per poi concludere con la corposa retrospettiva che verrà ospitata nella seconda metà di aprile da Palazzo Saluzzo Paesana in concomitanza con il Torino Jazz Festival.
Come una “Tavola rotonda”, viene così definito un ulteriore momento di riflessione e conoscenza; riunione che ci vedrà tutti quanti partecipi, dagli esperti agli allievi, momento importante e utile agli studenti delle quinte del Passoni per la realizzazione delle tesine. Questa sarà invece martedì 12 gennaio alle ore 18 nel Salone d’onore del Liceo Passoni in via della Rocca 7.
Un ringraziamento va all’Associazione Archivio Storico Mario Giansone, prestatrice delle opere,e a tutti gli insegnanti, oltre che quella degli esperti e ideatori, che hanno reso possibile questa commemorazione, realizzando l’allestimento della mostra e contribuendo alla buona riuscita della stessa.