di Enrico Pisano 4^A
La moda in Italia, 150 anni di stile ed eleganza, percorso stilistico che presenta, sala per sala, la storia dell’eleganza tutta italiana per raccontare, attraverso un itinerario di stile, creatività e formidabile capacità sartoriale la vicenda storica, sociale, politica, culturale e di costume dell’Italia. Circa 200 abiti d’eccezione, catalizzatori di memorie e bellezza, per rievocare l’arco di altrettanti anni di storia.
Gabriella Pescucci (costumista cinematografica, premio Oscar 1994, “L’età dell’innocenza”) e Franca Sozzani (direttrice di Vogue Italy), hanno reso reale questa favola, grazie ad un accattivante allestimento delle sale Reali ad opera di Michele De Lucchi con un sorprendente gioco di specchi dalla forma sempre più irregolare a significare la frammentarietà della moda nel suo evolversi facendo sì che lo spettatore sia parte stessa dell’immagine. Studiata è anche la posizione dei manichini, dalla sala anni ’20 sospesi a mezz’aria a simboleggiare quasi l’effetto burattino riferito alla persona nella moda, modello che persiste ancora oggi. Rientra nell’allestimento il percorso olfattivo dell’esperta di profumi Laura Tonatto. Il percorso si snoda partendo dal profumo di Zagara (1860), alla Violetta (inizi ‘900), al primo profumo sintetico, Chanel N.5. Il percorso è diviso in due sezioni: la prima si sviluppa intorno alla Moda a partire dal Regno d’Italia , fino alla nascita della moda italiana, mentre la seconda parte va dalla svolta fondamentale impressa dal prêt-à-porter a partire dagli anni ’70, e si spinge fino ai giorni nostri, analizzando il rivoluzionario stageset che va dall’Alta Moda allo stile italiano. L’itinerario è arricchito dalla presentazione di un significativo susseguirsi di spezzoni cinematografici che ripercorrono la storia del costume attraverso una bella carrellata di immagini tratte da film che hanno segnato il percorso culturale del nostro Paese. L’ultima sala, simulante una sfilata, è stata collocata nel teatro della Reggia posto sopra il salone di Diana e appositamente restaurato per ospitare la mostra. Tale spazio è di un lieve color cipria, colore che, secondo Franca Sozzani ricorda uno degli elementi più costanti nel maquillage femminile.
Sono presenti grandi pezzi tra cui abiti di Moschino, Marras, Gucci, Fendi, Dolce&Gabbana, Prada, ma anche Elsa Schiaparelli, Mila Schon, Pucci.
Parte dei capi esposti proviene dalle collezioni delle sartorie Trapetti-Tirelli, Cantini e De Valle. Ha contribuito al prestito anche l’archivio dell’istituto d’arte Aldo Passoni, oggi anche Liceo artistico.