Transizione stilistica, la moda che cambia
Sempre di più la moda anticipa i cambiamenti epocali che fanno dello stile del vestire il riflesso della nostre nuove abitudini sociali.
Quello che una volta rappresentava lo status di appartenenza ad una civiltà, ad un continente, ad un rango sociale, si sta trasformando in una vetrina aperta sul mondo dove tutto e il contrario di tutto fa tendenza.
La pandemia sta modificando le nostre abitudini e con esse il nostro modo di guardare al lusso e alla ricchezza.
Resistono, in questo tempo incerto, le fiere e le esposizioni come il padiglione Italia a Dubai che rappresenta perfettamente l’eterno valore della cultura e dell’arte del nostro paese, interprete del cambiamento storico in atto che vede protagonista l’imprenditoria italiana nello sviluppo della green economy.
In questa nuova prossima stagione i brand reinventano il loro stile creando anche aree ristoro, sale garden, zone relax, nei loro show-room in cui i clienti possono sentirsi coccolati, immersi in una dimensione di shopping globale.
Tra i capi evergreen si trovano materiali di riciclo come base di partenza per nuove linee stilistiche.
La moda ibrida, che utilizza i tessuti come il poliestere e il nylon, incontra nuove fibre ricavate dalle scorze alimentari estratte per lo sviluppo di una economia circolare orientata a fare coniugare la forme comfort del vestire con i materiali anti-spreco.
Le aziende del settore tessile abbigliamento promuovono l’ eco fashion approdando ad indumenti con interni intercambiabili per soddisfare l’interesse degli acquirenti e salvaguardare l’ ambiente. Sergio Tamborini, presidente del Sistema Moda italiana, afferma che le nuove idee e materiali del futuro dovranno essere a misura d’ambiente.
La moda vintage, introdotta sul mercato da Anna Piaggi negli anni settanta, sta diventando una risorsa importante per coniugare il passato al presente e ridare vita ad un capo dismesso.
In questi giorni è possibile visitare la mostra appena inaugurata “Vestiaire Collective” presso la Fondazione Sozzani con abiti dallo stile intramontabile perché la storia di un vestito non ha fine e racconta il passato nel presente e prende nuova vita nel futuro.
Le nuove idee del settore Tessile abbigliamento introducono anche il tema della versatilità della moda e dei modi di interpretarla come gli abiti componibili e scomponibili, uno studio stilistico affrontato anche nei laboratori delle classi quinte dell’indirizzo Design della Moda del nostro Liceo Passoni, un contributo creativo, un punto di partenza per nuove ricerche di mercato.
L’ambiente è il nostro habitat nel quale ci muoviamo con il quale ci integriamo, la natura è la nostra risorsa primaria, gli alberi il nostro ossigeno.
Le allieve della classe 3C hanno preso alla lettera il cambiamento epocale che vede nella natura una fonte inesauribile di ispirazione per una creatività integrata nell’ambiente come illustrano i prototipi della collezione in corso d’opera denominata “Leaf skirt”.
Quale miglior modo per imparare immergendosi nel paesaggio di un bosco da salvaguardare.
m.p.
PROGETTO LEAF SKIRT