Articolo del Prof. Basso, LA STAMPA, 30 Settembre 2015
Interagire attivamente con chi sta suonando sul palco, è il sogno di ogni appassionato ascoltatore. Quello che può sembrare un desiderio irrealizzabile è accaduto ieri, lunedì 28 al Politecnico di Torino. Nell’aula magna c’è stato il primo esperimento al mondo di concerto interattivo, in cui il pubblico ha partecipato operosamente alla “regia” della performance musicale, prendendo decisioni in tempo reale sul suo svolgimento, grazie all’utilizzo di un software progettato appositamente dall’ Istituto di Ingegneria dell’Informazione e delle Telecomunicazioni del CNR.
Una storia che ha dell’incredibile: nel 2014 i ragazzi della rock band degli Ossi Duri coadiuvati dai jazzisti Marco Tardito, Giuseppe Virone e Alberto Borio, hanno partecipato, vincendolo, al bando di concorso “Scene allo sBando” indetto dalla Compagnia di San Paolo che aveva l’intento di favorire la costituzione di nuove associazioni culturali giovanili.
Così, grazie anche all’Associazione Polincontri del Politecnico, hanno potuto finanziare la loro performance, “L’anima della Folla”, per sette musicisti e voce recitante (la bravissima Paola Roman), con macchine sceniche, costumi e proiezioni su più schermi. Uno spettacolo musicale/teatrale interattivo in chiave rock, elettronica e jazz, basato su un’opera del futurista Francesco Balilla Pratella intitolata “La teoria della musica”. Il pubblico, tramite tablet, smartphone ha potuto intervenire nello svolgimento dello spettacolo, scegliendo fra una serie di opzioni che sono state fornite durante l’esecuzione come, per esempio, “vuoi che l’assolo sia eseguito dalla tromba o dal trombone?” La costruzione dello spettacolo è quindi in divenire, proprio perché viene decisa in tempo reale dalla platea; si basa su una sequenza di brani presentati in un concerto tenuto nel dicembre 2013 alla Biblioteca Archimede di Settimo basato su brani originali firmati dal maestro Tardito. L’Istituto Musicale di Rivoli promette di portare l’imperdiile spettacolo in febbraio al teatro dal Castello.
Marco Basso
fotografie gentilmente fornite dal Castello di Rivoli