FONDAZIONE ONLUS
INNAMORATI DELLA SALUTE
VOGLIAMOCI BENE
14 febbraio 2014
ore 11,00 / 13,00
Ospedale S. Anna, atrio storico
Via Ventimiglia, 3 Torino
Mille Gru, nasceranno all’Ospedale S. Anna. Nel giorno di San Valentino, gli studenti del Liceo Artistico Passoni, in un laboratorio aperto a tutti coloro che animano l’ospedale, creeranno con origami gru di carta – benaugurale uccello di lunga vita secondo una antica leggenda giapponese- che voleranno nelle stanze dell’ospedale e andranno ad animare i giardini dell’arte che stanno trasformando il volto dell’ospedale S. Anna.
Torino. Piccole gru bianche nasceranno all’ospedale S. Anna: l’antica tecnica giapponese dell’origami, con la creatività degli studenti delle classi III e IV del Liceo Artistico Passoni, darà vita alla carta.
Il 14 febbraio, lo storico ingresso di Via Ventimiglia 3 – sede della clinica universitaria – recentemente rinnovato e messo in sicurezza dal “Cantiere dell’Arte” varato dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna, diventerà spazio didattico laboratoriale.
Questo è il secondo appuntamento del Liceo artistico Passoni che ritorna al S. Anna: lo scorso anno, in occasione del progetto “Giardino perenne” (coordinato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli con la partecipazione di Michelangelo Pistoletto), gli studenti hanno realizzato un grande wall painting sulle scale dell’edificio.
Il 14 febbraio, docenti e studenti libereranno la creatività collettiva in un laboratorio sull’origami aperto a tutti coloro che animano l’ospedale: creeranno gru di carta e insegneranno a chi lo desidererà a produrre con gesti semplici, profonda bellezza. Parteciperanno le classi IIIB, IIIE e IVE accompagnate dai docenti Roberta Testa, Monica Veronese e Dario Colombo.
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione Yoshin Ryu che cura a Palazzo Barolo la mostra in corso, “Origami – Spirito di carta”, alla quale il liceo Passoni ha contribuito.
Le gru verranno installate nell’atrio per dare il benvenuto agli ospiti e voleranno nelle camere. L’operazione nasce dall’antica leggenda giapponese delle beneaugurali gru di carta e dalla storia di vita di Sadako Sasaki, una bambina vittima degli effetti della bomba di Hiroshima che ne creò migliaia ed è oggi celebrata nella letteratura, nella scultura e nella musica.
L’intervento, come nello stile della Fondazione, è stato concepito in rete con istituzioni culturali. Collabora al progetto l’Associazione Yoshin Ryu che dedica la sua annuale mostra di dialogo interculturale in corso a Palazzo Barolo proprio a “Origami-Spirito di carta”, alla quale il liceo Passoni ha contribuito. Migliaia di persone sono state invitate “a pensare con le mani”, perché, citando il padre dell’origami moderno, Akira Yoshizawa: “Quando le mani sono impegnate, il cuore è sereno” . Un principio adottato dal Cantiere dell’Arte che la Fondazione Medicina a Misura di Donna ha varato al S. Anna e che sta trasformando il volto dell’Ospedale.
Un modo per riflettere sull’importanza di prendersi cura di sé perché, come dice la Mafalda di Quino “siamo la persona con la quale passeremo tutta la vita”.
Contatti
Daniela Crovella-direttore artistico della mostra “Origami-Spirito di carta” in corso a Palazzo Barolo direzione@mostraorigami.it
Fondazione Medicina a Misura di Donna Direzione SCDU Ginecologia e Ostetricia I, Università di Torino Ospedale S. Anna Via Ventimiglia, 3 – 10126 Torino info@medicinamisuradidonna.it www.medicinamisuradidonna.it 348.3175060
Ufficio stampa: Pierpaolo Berra-Addetto stampa Ospedali Molinette, S. Anna, Regina Margherita, CTO Cell. 335.1222559 e-mail: pberra@molinette.piemonte.it
Fondazione Medicina a Misura di Donna
L’Ente si presenta nel 2011 su iniziativa di un gruppo di persone consapevoli dell’importanza della salute delle donne e della necessità della cooperazione dei privati con le istituzioni, per il miglioramento della sanità pubblica. La fondazione, a partire dallo sguardo e dai bisogni delle donne, opera per umanizzare gli spazi ospedalieri, ridurre l’impatto negativo delle pazienti e delle loro famiglie con le strutture sanitarie, garantire la costante sicurezza delle donne bisognose di cura. Il primo progetto riguarda interventi di impatto architettonico strutturale all’Ospedale S. Anna di Torino. Fin dagli esordi la Fondazione ha avviato la costruzione di un network di partenariato con alcune tra le più rilevanti istituzioni culturali del territorio, che hanno accolto l’invito a realizzare progetti sociali nell’Ospedale: l’Accademia Albertina delle Belle Arti, la Filarmonica del ‘900 del Teatro Regio di Torino, il Dipartimento educazione del Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, la Fondazione Torino Musei con Palazzo Madama, Artissima, Cittadellarte, Il Giornale internazionale dell’arte e della medicina, ArtePlurale. Con il Castello di Rivoli è stato varato il progetto di arte partecipata “Il Cantiere dell’Arte. I giardini Perenni” hanno trasformato la percezione degli spazi più frequentati e hanno stimolato il fundrasing. A dicembre 2013 la Fondazione ha inaugurato la ristrutturazione dello storico atrio dell’Ospedale S. Anna, secondo i desideri e le aspettative di coloro che lo animano.
Yoshin Ryu e la cultura del Giappone
Nota al grande pubblico per le mostre di successo che hanno segnato l’attività dell’ultimo decennio la Yoshin Ryu è un’associazione nata nel 1978 come Scuola di Cultura e Discipline Orientali. L’Associazione che quest’anno compie 36 anni di attività, opera ad ampio raggio nella promozione della cultura orientale focalizzando il proprio iniziale intervento sulle discipline corporee di matrice orientale, nello specifico di un’arte poco conosciuta, il Jūtaijutsu, ma dalla profonda radicazione in ciò che rende l’arte marziale tradizionale un patrimonio culturale unico in materia di storia e conoscenza dell’animo umano. Lo stesso nome Yoshin Ryu che significa “ Scuola dello Spirito del Salice”, rimanda alla prima scuola di arti marziali fondata in Giappone nel periodo Edo, infatti i corsi di arti marziali sono sempre attivi in 13 sedi decentrate nella città di Torino e provincia e nello spazio appena ristrutturato in Lungo Dora Colletta. Le arti marziali e le discipline d’oriente, viste come filosofia di vita e strumento sociale ed educativo: tante negli anni le iniziative messe a punto, tra cui un sodalizio pluridecennale con il carcere minorile torinese Ferrante Aporti, con ARCI, Gruppo Abele e con le istituzioni locali per attività didattiche, sportive e di integrazione.
Poi corsi esclusivamente rivolti alle donne con la realtà parallela Mononoke e una rosa di corsi tra cui: Nihongo (lingua giapponese), Shodō (calligrafia giapponese), Ikebana (l’arte giapponese del disporre i fiori), Chanoyu, (la Cerimonia del Tè), Origami ( l’arte di creare attraverso la piegatura della carta), Storia del Giappone.
Dal 2002 propone esposizioni a tema il cui intento è riuscire a coniugare il rigore filologico e culturale con aspetti di seduzione e fantasia nelle scelte tematiche ed allestimento, tanto da diventare punto di riferimento non solo degli amanti della cultura giapponese, ma di tantissimi curiosi. Yoshin Ryu è anche casa editrice di una dozzina di pubblicazioni sul Giappone.
“Origami- Spirito di carta”
E’ l’ottava mostra realizzata nelle storiche cantine di Palazzo Barolo, dal 14 dicembre 2013 al 2 marzo 2014. L’antica arte dell’ Origami è un esercizio di riproduzione in miniatura del cosmo.
Una tradizione giapponese, ma non solo, che ha ripercussioni anche nel mondo contemporaneo, spesso davvero inattese, ed è veicolo importante di funzioni educative, riabilitative, scientifiche, tecnologiche. Per dare sfogo a questa ricchezza la mostra del 2013 è concepita come la prima di due esposizioni gemelle.
Oltre 300 gli origami esposti, opere di artisti noti a livello nazionale e internazionale, video didattici e descrittivi sono proiettati sia a Palazzo Barolo sia nel Salone Mazzonis del MAO, il Museo d’Arte Orientale di Torino.
Una mostra concepita per espandersi e uscire dai luoghi deputati declinandosi nella sezione off – origami e la città: “Agorà”, la scultura dell’artista Alessandro Sciaraffa realizzata piegando un enorme foglio di carta d’alluminio, con l’aiuto di centinaia di studenti, fino a raggiungere la forma di un grande cubo. La performance si è svolta l’8 gennaio 2014 in Piazza San Carlo.
Gli studenti dei tre licei artistici torinesi, inoltre, sono stati invitati a partecipare ad un concorso creativo per realizzare opere ispirate alla cultura dell’origami; i lavori più significativi sono esposti in mostra. La mostra ORIGAMI, fa seguito ad una serie di esposizioni di grande interesse e successo di pubblico: dal 2002 al 2006 il ciclo” Kagemusha – l’ombra del guerriero”, nel 2007 e 2008 sul tema “Giappone Spirito nella Forma” con le mostre Ceramica e Bonsai, sempre del 2008 Shodo, l’arte della calligrafia, nel 2009 Omote, le maschere del teatro No, quindi un biennio dedicato alle bambole Ningyo nel 2010 e Karakuri Ningyo nel 2011.