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Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino
Mostra
Belle époque: lo sguardo ironico di Dalsani
17 dicembre 2013 – 4 maggio 2014
Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, in collaborazione con il Museo del Risorgimento di Milano, prevede l’organizzazione di una mostra che si terrà dal 17 dicembre 2013 al 4 maggio 2014, sull’attività e le opere del torinese Giorgio Ansaldi in arte Dalsani. Attraverso tale mostra si intende rendere noto al pubblico e valorizzare la figura del più grande disegnatore e caricaturista italiano, attivo nel periodo del secondo Ottocento fino alla prima guerra mondiale. L’interesse dell’iniziativa è triplice: mostrare al pubblico una parte dell’enorme patrimonio di schizzi, disegni, figurini di moda, cartelloni pubblicitari, di spettacoli, scolastici, ecc. donato dai discendenti al Museo di Torino; fornire, attraverso il tratto di Dalsani uno spaccato della vita e del gusto dei ceti medi al tempo della belle époque; avviare una collaborazione tra i due musei del Risorgimento di Torino e Milano come prima tappa di altre iniziative comuni per l’expo 2015.
La mostra, allestita all’interno del percorso museale, nella suggestiva cornice del Corridoio della Camera Italiana a Palazzo Carignano, con un’esposizione di circa 300 pezzi di grandissima varietà, intende rendere noto al pubblico il lavoro di Giorgio Ansaldi (più conosciuto con lo pseudonimo di Dalsani) e, allo stesso tempo, attraverso il suo sguardo ironico, documentare la rappresentazione di uno dei periodi più affascinanti della nostra storia: il delicato passaggio dall’Ottocento al nuovo secolo, l’epoca bella per eccellenza.
Attraverso l’esposizione di schizzi, disegni, stampe, oggetti e numerosi abiti dell’epoca verranno ricostruite le diverse sfaccettature di una società che si avviava rapidamente verso il progresso, le attese e le aspettative in un futuro roseo, ben raffigurate nei primi esempi di pubblicità, o nei cartelloni teatrali. Il tratto eclettico di Dalsani, il “caricaturista con dolcezza”, ci restituisce così i mutamenti e le conseguenze delle grandi trasformazioni e innovazioni che in pochi decenni mutarono il modo di vivere e di pensare: un nuovo uso del tempo libero e dello svago nella pratica di nuovi sport con i velocipedi e le automobili; la fiducia trepidante delle grandi esposizioni, ma anche l’attualità graffiante della satira politica.
La mostra è articolata in 8 sezioni concettuali e tematiche dedicate alla figura di Dalsani; alla moda; al costume e alla vita quotidiana; alla pubblicità; agli spettacoli; all’istruzione; alle esposizioni; alla caricatura politica nei giornali umoristici dell’epoca.
È prevista la pubblicazione di un Catalogo e un ciclo di iniziative e di incontri culturali dedicati all’evento.
Giorgio Ansaldi (DALSANI)
Giorgio Ansaldi nasce il 2 marzo 1844 a Mondovì Breo e vi trascorre la prima infanzia; la sua famiglia si trasferisce infatti a Torino nel 1848. Negli anni del liceo già riempie quaderni di appunti con schizzi e caricature pubblicandoli in occasionali giornali studenteschi con lo pseudonimo di Dalsani, ottenuto anagrammando il proprio cognome, per sfuggire così alle ire dei professori. Nel 1860 invia alcuni suoi disegni a Giuseppe Augusto Cesana, giornalista e patriota milanese che nel 1856 fonderà il “Il Pasquino”. Questi li riterrà adatti allo stile mordace del periodico satirico milanese “L’Uomo di Pietra”.
Nel 1861, diciassettenne, inizia la collaborazione con “Il Pasquino” (che proseguirà fino al 1901) durante la quale si stringerà in una profonda e duratura amicizia con Casimiro Teja. Dal 1870 collabora stabilmente pure con “Il Fischietto” guidato dal collega e amico Camillo Marietti. Nel 1881 dà vita a “La Luna”, un nuovo periodico umoristico, supplemento mondano-teatrale de “Il Fischietto” e ne rimane alla direzione fino al 1895. Allo stesso tempo Dalsani lavora per numerose altre testate: “Il Buonumore”, Il Pagliaccio”, “Il Trovatore”, “Lo Spirito Folletto”, “Il Diavolo”, “Il Diavolo Rosa” e “Il Birichin”. Dotato di una straordinaria versatilità il suo tratto scandaglia gli aspetti quotidiani, di costume, di mentalità collettiva, dalla cartellonistica pubblicitaria, ai supporti didattici, dalle scenografie teatrali ai figurini di moda. Alla versatilità corrisponde la varietà dei mezzi usati: dalle classiche litografie delle riviste illustrate alle scatole dei cioccolatini e dei fiammiferi, dalle locandine di spettacoli alle cartoline illustrate, dalle réclames ai costumi teatrali. Nel 1911 la sua esperienza e capacità viene riconosciuta con il conferimento della carica di Presidente della Commissione ordinatrice della Mostra Retrospettiva sulla Caricatura Risorgimentale in occasione dell’Esposizione internazionale di Torino. Negli anni successivi, ammalato, di carattere schivo e riservato, si ritira per lunghi periodi nella propria villa di Sciolze, dove muore l’8 maggio 1922.
Grazie al generoso dono degli eredi Ansaldi tra il 1987 e il 1988, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano possiede un cospicuo Fondo Dalsani di circa 6.000 unità.