Francesco Cabras, fotografo e regista che non disdegna di passare dall’altra parte della macchina da presa, è il protagonista della doppia mostra, intensa e acuta, ospitata da Raffaella De Chirico in via Vanchiglia 11/A fino al 17 novembre. Nella principale, “Urban Icons”, le foto hanno per soggetto manifesti affissi sui muri del Medio Oriente: celebrano il culto della personalità verso leader politici e religiosi, vittime e attentatori. Ma il tempo che passa, gli spray e gli strappi, ingiuriano e sbeffeggiano, impietosi, veri e falsi miti. Quasi un “memento mori” del XXI secolo con il muro che diventa democratica livella per chiunque. Emozioni regala anche la sezione di “Scraps. Quello che resta”, già esposta a Capalbio.
Marco Basso