Sabato 27, alle 16,30, nelle sale della mostra Ars Captiva, è in programma una visita suonata da due giovani jazzisti torinesi, Ivan Bert alla tromba e Paolo Celoria al sassofono. E’ organizzata da Marco Basso, giornalista, critico musicale e docente di storia dell’arte che ha seguito il percorso di Ars Captiva curando in tutte le scuole degli incontri che illustravano il linguaggio e la storia del jazz. Il prof. Basso sarà presente per rispondere a eventuali domande degli studenti del Liceo Classico Cavour, che recensiranno la mostra e gli interventi musicali con testi che verranno pubblicati su blog e giornali scolastici.
IVAN BERT
Trombettista e compositore torinese, studia prima da autodidatta e poi con Alberto Mandarini, Paolo Fresu, Gianpaolo Casati, Marco Tamburini. Diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, dipartimento Jazz, con i maestri Furio Di Castri e Giancarlo Gazzani, presenta la tesi “ La rivoluzione elettrica di Miles Davis” che genera l’estetica sonora della sua Dark Magus Orchestra e dell’Ensemble PARVAT 6. Parallelamente all’attività concertistica, collaborazioni per produzioni di Elettronica, Dub Reggae, Afro Beat, Hip Hop, canzone d’autore e Indie Rock, ha una intensa attività di composizione dedicata al Teatro ed alla Danza Contemporanea.
Per qualche anno si è dedicato alla realizzazione di colonne sonore per documentari multimediali dedicati alla storia dell’arte per Giovanni Fabbri.
Nell’ambito della letteratura collabora alla realizzazione di readings con autori contemporanei tra i quali Jonathan Coe (2010).
Attivo nel diffondere sul territorio il jazz, la musica di confine, fonda il MEREDITH4et.
Nel febbraio 2013 cura l’ideazione e la direzione artistica dello spettacolo Illusion Corners al Teatro Parenti di Milano collaborando con il Meredith4et, Achille Succi, il Maestro Enrico Intra, il critico e storico dell’arte Philippe Daverio e l’Actionpainter Renzo Francabandera.
PAOLO CELORIA
Sax tenore, soprano, flauto, inizia la sua storia musicale nel settembre 2002 presso la Scuola Civica di Torino con Carlo Actis Dato, frequenta la scuola per 4 anni seguendo corsi complementari di teoria e solfeggio con Igor Sciavolino e Fabio Gurian, entrambi sassofonisti.
Terminato il corso di studi si dedica da autodidatta ad approfondire i diversi linguaggi dello strumento e nel 2006 costituisce assieme a Davide Bissacco, Emanuele Borio e Vittorio Vicari la “Blue Tangerine Band”, gruppo con radici rock/funk e un’anima progressive, con il quale calca quasi tutti i palchi della scena torinese ottenendo buoni piazzamenti in alcuni concorsi indetti dalla regione Piemonte.
Conclusa questa parentesi, sentendo sempre l’esigenza di migliorare e di affinarsi, Paolo prende lezioni dal maestro Alfredo Ponissi.
Passato un altro lungo periodo da autodidatta, individua in Diego Borotti l’insegnante più adatto per proseguire il suo percorso musicale.
E’ tutt’ora allievo di Diego Borotti e del maestro Pino Russo presso la Jazz School Torino.
Nel 2011 fonda , con l’amico Davide Bissacco e Leonardo Pasquali gli “Ordinary People”: un cd all’attivo e una densa attività concertistica caratterizzano il 2012.
ARS CAPTIVA GROOVE, giunta alla quarta edizione, apre verso una nuova prospettiva. Lascia la storica sede delle Ex Carceri Nuove di Torino, che hanno identificato in maniera vincolante e suggestiva il progetto delle precedenti biennali, per cogliere l’opportunità offerta da Torino Jazz Festival di creare un nesso tra giovane arte e musica.
L’edizione 2013 presenta una serie di opere ed eventi ispirati alla tematica GROOVE, cioè all’humus originario della musica nera che costituisce il nucleo ritmico e dinamico dell’improvvisazione.
Ne sono scaturiti video, installazioni, sonorizzazioni d’ambiente, performance a carattere acustico-teatrale-coreografico, tutti realizzati a conclusione di un percorso formativo originale e strettamente collegati agli spazi aulici del Museo Regionale di Scienze Naturali.