DIARIO DI SCAVO

di Luca Buscemi 4^As

Penso che tutti almeno una volta nella vita abbiamo visto Indiana Jones, credo che ognuno di noi guardando le sue avventurose imprese in giro per il mondo, abbia sognato di voler diventare un archeologo soltanto per vivere le sue avventure e scoprire tesori perduti, decifrare indizi enigmatici e vivere un po’ la magia del passato.
Ma chi di noi sa veramente cos’è un Archeologo e cosa fa realmente?
Grazie all’intervento della Dottoressa Mariapia Statile ad un seminario all’interno del progetto “Incontrando l’Archeologo” con la Cl. 3^Es organizzato dalla professoressa Silvana Statile, io e altri miei compagni abbia potuto capire più affondo e nel dettaglio cosa significa essere un Archeologo.
Per prima cosa, con gran rammarico, ho scoperto che, le avventure di Indiana Jones, sono presso che impossibili e se mai fossero possibili, non sono molto protocollari, perché l’Archeologo non è un avventuriero che al primo terreno libero, inizia a scavare trovando tesori di principesse o vecchi civiltà, perché prima di scavare, l’Archeologo studia approfonditamente il terreno, la posizione e la storia, ad esempio, se non individuiamo uno spazio di terra dove sappiamo che secoli e secoli fa vi sorgeva una civiltà, che per motivi atmosferici o bellici ha emigrato o è scomparsa, a quel punto l’Archeologo ha il compito di studiare il terreno, di fare rilievi topografici e ricomporre un po’ la storia, cosi che all’inizio dello scavo, l’Archeologo e i suoi collaboratori sappiano già, cosa vanno a trovare.
Essere un Archeologo è un po’ come essere un Giornalista, entrambi raccontano del passato che spesso si mescola al presente, entrambi hanno il duro compito di riportare alla luce dei fatti accaduti in epoche passate, come il lavoro del Giornalista, anche il lavoro dell’Archeologo si basa sulla legge delle cinque W e come il Giornalista anche l’Archeologo e in continua ricerca .