di Chiara Montabone & Letizia Trotta
del I liceo classico Liceo N. Rosa – Susa
Dal 7 dicembre 2011 al 12 febbraio 2012 a Palazzo Madama è stata esposta la splendida Madonna col bambino di Michelangelo.
Il raffinato disegno, realizzato nel 1525 e custodito normalmente presso la fondazione Casa Buonarroti, è giunto a Torino in prestito da Firenze.
Il “cartone” o “cartonetto” rappresentante La Madonna col bambino è stato eseguito su due fogli incollati l’uno accanto all’altro.
Per realizzarlo, Michelangelo è ricorso all’uso di matita nera, matita rossa, biacca e inchiostro su carta. L’artista, in questa opera, si concentra sul rapporto madre-figlio, che non si risolve in gesti di affettuosità, a causa di una maternità forse troppo dolorosa, che spinge a Madonna a guardare altrove. Il volto della Madonna venne rimaneggiato dopo un pentimento, essendo originariamente di profilo, rivolto al bambino che sta allattando. Numerosi pentimenti si possono notare anche nel bambino, la cui testa è tratteggiata con un delicato e sottile uso del chiaroscuro, che la rende simile a quella della madre. Il suo corpo, al contrario, sbozzato e rifinito con effetti di illusione pittorica, è del tutto privo di sacralità. Da notare, infine, la profonda umanità del bambino, appoggiato alla madre, ma anche la vigorosità del suo corpo, in particolare del braccio appoggiato sul seno materno, enfatizzato dall’uso del chiaroscuro. Nelle altre opere incompiute di Michelangelo non compare mai la netta contrapposizione qui esistente tra le superfici sommariamente indicate della figura della Madonna e quelle lisce e illuminate del torso, del braccio e della gamba destra del fanciullo, ma c’è invece sempre una graduale transizione tra le due fasi: tali innovazioni introdotte dall’artista in questa opera sono pertanto un’eccezionale testimonianza del percorso di ideazione e produzione della creazione artistica michelangiolesca.