di Ettore Fassino 4^As
La mostra propone il lavoro di quegli artisti che hanno il coraggio di promuovere la loro arte attraverso la rappresentazione di nuovi valori sociali; l’eroismo viene dunque espresso tramite le sue caratteristiche originali, volontà e ambizione, con lo scopo di proporre per il futuro modelli ed etiche nuove, alternative per la società. Si commette un errore madornale se si pensa, al termine della mostra “Eroi”,di trovare un significato esclusivamente moderno all’idea di eroe. Dunque la domanda sorge naturale “chi sono questi eroi? Chi sono i nuovi eroi di questa cultura moderna pronti, forse, a salvare il destino intellettuale di questa nostra Italia ormai alla deriva?” Sono i 23 artisti che si dimostrano eroi con personalità decise, stili autonomi, forza di volontà, che lasciano silenziose impronte morali. Manca oggi nel nostro Paese una voce profondamente indignata, proprio perché nella nostra contemporaneità manca quella famosa unione, unità celebrata proprio a Torino per i 150 anni del progetto unitario e risorgimentale. L’eroismo del 2011 è costituito da individualismo autoreferenziale che non dà voce alla collettività e che pensa solo a se stesso, ai propri problemi. Abbiamo bisogno, invece, di eroi che con l’uso dell’intelletto salvino una società immersa nel caos sociale, politico e mediatico. Gli artisti della mostra eroi si mettono a nudo e si rendono vulnerabili davanti ai problemi della vita quotidiana. Abbiamo visto alla GAM una vera e propria parata di eroi moderni.