Una settimana di Occupazione non solo al Liceo Passoni
Quella che si è appena conclusa è una richiesta di ascolto delle nuove generazioni, di protesta pacifica sollevata a livello Nazionale ed in particolare in otto licei della città metropolitana di Torino.
Cosa chiedono, a gran voce, gli studenti, dopo due anni di restrizioni causate dal virus Covid 19?
Sono molti i temi sul tavolo delle trattative che stanno paralizzando il funzionamento dei piani di studio di questo nuovo anno.
Sicurezza nelle scuole, stabilità nelle direttive che regolano gli esami di Stato, ascolto e rispetto.
Rileggendo l’ articolo ” Protesta nelle scuole, occupato anche il liceo Passoni”pubblicato su La Repubblica il 27 novembre 2014 ; sembra proprio che il tempo trascorso non abbia fatto altro che rimbalzare, di anno in anno, un enorme problema esploso nuovamente in questo “febbraio caldo”.
I presidi dei Licei di Torino, con la dirigente Antonella Accardi Benedettini, si sono mossi con anticipo cercando di sottolineare principalmente la sicurezza degli edifici fatiscenti che non possono essere risolti con lo smart working e la scuola in remoto.
Tra gli slogan, dipinti sui cartelloni degli allievi del Liceo Passoni, troviamo parole che continuano a riportare lo stato di fatto della scuola italiana ovvero un luogo dove è sempre più difficile crescere per formarsi ed essere ascoltati.
Le riforme che si susseguono dal 2012, incominciando da quella della “buona scuola” del governo Matteo Renzi, di fatto hanno depauperato ulteriormente la situazione edifici scolastici in Piemonte e non solo.
I giovani studenti dei licei Gioberti, Alfieri, Cattaneo, Levi, Passoni chiedono a gran voce risoluzioni ai problemi denunciati e non vogliono sentire solo parole sullo stato delle cose o il monitoraggio delle stesse.
Lorenzo Parelli, lo studente morto quest’anno durante uno stage di alternanza scuola-lavoro riporta alla memoria un altro fatto di cronaca nera del 2008, il caso di Vito Scafidi, morto nella sua aula del Liceo Darwin di Rivoli, mentre cadeva un contro soffitto dichiarato a norma.
Alle parole enunciate bisogna che seguano i fatti e di fatto la scuola italiana ha bisogno di fondi per risollevarsi.
m.p