a cura della prof.ssa Liliana Marazza
articolo di Castellaro 5G
Giovedì 17 Marzo si è svolto il quarto e ultimo incontro alla GAM (Galleria d’Arte Moderna) a Torino. Questi incontri, guidati dal professor Poli, sono stati ideati per far crescere l’interesse nell’arte moderna e per cercare di spiegarne le opere. Rivolto specialmente alle scuole superiori, ha però potuto assistere chiunque ne fosse interessato. Ogni “lezione parlata”, come l’ha definita il professore, aveva un argomento differente. Ci concentreremo specialmente sull’ultima. Incentrata su “Quattro artisti superstar d’oggi”. Gli artisti menzionati sono stati Marina Abramovich, Tracey Emin, Anish Kapoor e Maurizio Cattelan. Per la prima volta ampia importanza è stata data ad artiste donne, tema mai affrontato nelle precedenti conferenze. L’ora e mezza a disposizione è stata divisa in 2 temi principali. Il primo, come precedentemente accennato, basato sulla presa di coscienza del ruolo della donna nell’arte. Il cui ingresso decisivo, riconosciuto è datato solo agli anni ’70, con la crescita dei movimenti femministi. Il secondo blocco tematico riguardava i monumenti pubblici. Marina Abramovic si autodefinisce “la nonna della performance”anche se inizialmente non fu apprezzata dalla critica la quale non considerava vendibili le sue opere. La sua arte è rivolta a valutare i limiti fisici e mentali dell’uomo. Il tema chiave delle sue performance è l’interrelazione tra i sessi in modo da creare tensioni. Tensioni che devono svilupparsi non solo tra lei e il suo compagno di allora Ulay,con il quale si mise a nudo parecchie volte, ma anche con i visitatori e l’opera stessa. Con le sue opere vuole provocare lo spettatore ma non per la sua nudità. Lo dimostrano gli esempi mostrati e interpretati da Poli.
Anche Tracey Emin basa la sua attività artistica sulle performance. Diversamente dalla Abramovich le sue sono opere che rimangono in quanto non sono fatte in prima persona con l’uso del proprio corpo. Definita una star dei media, le sue opere destano curiosità e pettegolezzo. Ma hanno forti contenuti autobiografici. Come si può notare nell’opera Tutte le persone con cui ho dormito o Letto sfatto in cui racconta della sua vita e dei suoi momenti di depressione.
Seconda tematica presa in considerazione è stata quella dei monumenti pubblici. Fino al XX secolo l’idea del monumento era affiliata al celebrare qualcuno o qualcosa. Con Anish Kapoos questo ideale cambia. Il monumento non deve perforza avere un significato, ma può semplicemente essere un’opera decorativa. Come testimonia Cloud Gate, sua opera molto curiosa che attira milioni di visitatori nel parco più bello di Chicago. Definita per questo motivo “l’ombelico” della città dal professore.
Ultimo artista preso in considerazione, Maurizio Cattelan, può risultare più vicino e conosciuto in quanto italiano. Viene presa in considerazione la scultura “post-moderna” situata davanti al palazzo della borsa di Milano. Un enorme mano in marmo di Carrara che misura intorno agli 11 m (compreso il piedistallo) che raffigura il dito medio. Un monumento, che però non si può considerare tale, che si rifà alla volgarità della nostra società e a cui possono essere attribuiti altri significate quali ad esempio il saluto nazifascista.