articolo della prof.ssa Valeria Bianco
foto di Fabiana Bertolino 4E
17 Dicembre 2013 inaugurazione al Museo del Risorgimento della mostra “Lo sguardo ironico di Dalsani” 18/12/2013-4/5/2014.
Ecco il reportage dell’evento in cui è coinvolto il LAM Passoni che ha prestato quasi tutti gli abiti e gli accessori esposti (ad eccezione di tre che sono del Museo del Risorgimento di Milano e quelli nel baule che sono del Museo di Torino)
Contemporaneamente, sino al 16/3/2014 ci sarà una mostra al Museo del Risorgimento a Milano intitolata “Il segno elegante di Dalsani”.
Il testo è a cura della professoressa Bianco Valeria, pubblicato sul catalogo che correda la mostra.
L’occasione della partecipazione alla mostra sul pittore Dalsani, attraverso l’esposizione di alcuni pezzi della “Collezione d’abiti d’epoca” del Liceo “A. Passoni”, è stata accolta con entusiasmo per molteplici motivi.
Scarse sono le occasioni per valorizzare la storia e il patrimonio cittadino, particolarmente ricco nel settore della moda, e rara l’opportunità di poter usufruire di sedi espositive prestigiose come il Museo del Risorgimento.
Le donne eleganti della Belle Epoque sovente ricorrevano alle sartorie torinesi come Bellom, De Gaspari, Franco, Re Chiantore, Rosa e Patriarca. Nel 1911 l’Esposizione Internazionale, tenutasi a Torino, dedicava un padiglione al Palazzo della Moda. Nel 1935 a coordinare e proteggere il prodotto delle ditte italiane nasceva l’Ente Nazionale della Moda . Negli anni Trenta, sempre a Torino, aprì il GFT, una industria che seppe creare a partire dagli anni Settanta un collegamento fondamentale tra stilisti, produzione e distribuzione. Gli anni Sessanta vedranno l’esposizioni del Samia.
Walter Albini e Popy Moreni, Enrica Sanlorenzo, KiKo Bracco, famosi per aver “creato” la figura dello stilista e per aver valorizzato sia in Italia che all’estero il gusto e la creatività italiana, hanno studiato all’“Istituto Statale d’Arte”.
L’Istituto, fondato da Italo Cremona nel 1955, nacque proprio per preparare i giovani, con studi di alto livello artistico e culturale, al mondo creativo della Moda. Lo scenario cittadino stava cambiando e l’industria aveva bisogno di figure preparate per operare in quel campo. Patrimoni della scuola e supporti fondamentali allo studio sono stati: l’archivio del GFT , la ricca biblioteca specializzata nel settore e la “Collezione d’abiti” . Quest’ultima, nata nel 1985, grazie a Mila Leva Pistoi, allora dirigente, alla professoressa Anna Bondi e ad altri docenti, possiede oggi, grazie ad acquisizioni e donazioni, circa 2600 pezzi. La disponibilità dei dirigenti e dei colleghi che si sono alternati, nello studio, nella catalogazione e nella conservazione dei pezzi hanno fatto sì che questa Collezione possa ora essere conosciuta e consultata. Molte sono state le mostre a tema tenutesi nel salone del palazzo neoclassico Thaon di Revel del Brunati, sede dell’Istituto. Importanti esposizioni nazionali hanno richiesto pezzi significativi per le epoche trattate. Regolarmente esperti del settore e studenti la visitano e la consultano. Parecchi giovani che frequentano studi superiori nel mondo della moda partecipano a stage finalizzati all’acquisizione di metodi di schedatura, tecniche conservative e studio degli abiti.
I pezzi esposti in questa mostra, scelti in rapporto ai disegni, spesso ironici, di Dalsani, sono ora messi a disposizione come esempio tangibile delle capacità tecniche, del gusto e della raffinatezza delle sartorie dell’ epoca e sollecitano, in particolare i giovani, allo studio della Moda, spesso considerata come semplice frivolezza, ma che in realtà rappresenta la storia ed il vissuto di un’ epoca.
Un grazie particolare a tutti coloro, dirigenza, colleghi, segreteria, magazzino, bibliotecario, personale ATA, studenti e non ultima la Dott.ssa Bondi, che con entusiasmo e disponibilità hanno collaborato alla realizzazione del progetto.
molto interessante, apre una finestra sullla moda italiana e sull’amore e dedizione di alcuni docenti che hanno dedicato molto del loro tempo a catalogare, restaurare sistemare ed esporre capi eccezionali. Grazie Prof. Bianco!