18 Dicembre 2012
Liceo Artistico – Musicale – Istituto d’Arte “Aldo Passoni” di Torino
Alcune classi dell’indirizzo Restauro delle Opere Pittoriche, in particolare la 5^As, la 4^As, alcuni studenti della 3^E e 3^A accompagnati dai docenti Venturini, Colombo Dario e Testa si sono recati presso la Sede in via della Rocca per partecipare all’incontro organizzato dal Prof. Basso con il comandante Guido Barbieri del nucleo territoriale Tutela Patrimonio Culturale di Torino.
In questa occasione è stata descritta agli studenti la storia del nucleo e le sue mansioni.
Il comandante ha indicato quali sono le attività principali a livello nazionale:
1) recupero beni culturali illecitamente sottratti
2) controllo siti archeologici
3) controllo attività commerciali
4) verifica delle misure di sicurezza di musei, archivi e biblioteche
5) controllo cataloghi case d’asta
6) controllo siti internet “dedicati
7) tutela del paesaggio.
Il comandante ha inoltre elencato le mansioni internazionali; supporto specialistico e operazioni di peace-keeping; formazione a operatori esteri polizia/dogana, ad esempio in Mongolia nel 2010, in Iran nel 2012 e in Algeria nel 2012; partecipazione a progetti europei per supportare la tutela del patrimonio culturale internazionale; attività consultiva organi MiBAC; PROGETTO Psyche; collaborazione con l’UNESCO.
Durante l’incontro il comandante ha spiegato agli studenti come funziona la banca dati beni culturali illecitamente sottratti.
Sono stati forniti i riferimenti dei due siti in rete: Carabinieri e Beni culturali che offrono indicazioni di vario tipo e consigli rispetto agli acquisti dei collezionisti in un’ottica di autotutela, una scheda documento dell’opera d’arte che serve per aggiornare la banca dati telematica.
In occasione del quarantesimo anno del comando è stato allestito in rete un museo delle opere salvaguardate e recuperate.
Il comando ha anche allestito un gioco interattivo per bambini per valorizzare la prevenzione attraverso la formazione e l’informazione precoce nella scuola.
Una delle informazioni più interessanti offerte dal Comandante è stata quella inerente il numero di beni culturali presenti in Italia, davvero notevole e spesso affidati al senso “civico” del cittadino perchè non è possibile fare altrimenti rispetto alle potenzialità del comando stesso.
E’ stato quindi presentato il percorso formativo del personale e le effettive attività svolte in relazione al furto che rientra fra le possibili minacce (simulazione attraverso slide: atti di vandalismo ad un altare i marmo con danni ingenti all’opera, fortunatamente segnalati da un cittadino con conseguente arresto).
Vengono inoltre descritte nel dettaglio le attività di commercializzazione di reperti archeologici clandestinamente scavati in Italia e illecitamente esportati.
Tutto ciò che è di rilevanza archeologica, storica e artistica appartiene allo Stato.
Manca spesso l’informazione e in alcuni casi le persone coinvolte non sono nemmeno consapevoli di aver commesso reato.
Non esistono solo organizzazioni criminali ma anche appassionati che commettono furti occasionali.
Il comandante mostra alcuni casi di “tombaroli” che hanno depredato alcuni scavi clandestini.
In particolare, i siti archeologici o i luoghi e le strutture di valore storico artistico subiscono furti e danni nei territori di guerra, nelle fasi di passaggio delle dittature e, in generale, in condizioni di disordine politico e disagio sociale.
Nell’assenza di codici, leggi e sanzioni che hanno un valore dissuasivo i rischi aumentano.
Vengono descritti episodi di esportazioni clandestine di opere d’arte di cultura nazionale. Quando un’opera ha valore storico ed è di privati può essere comunque vincolata.
L’incontro è stato molto interessante anche perchè ha offerto l’occasione ad alcuni studenti che avevano visitato lo scorso anno il museo di Antichità di Torino e il laboratorio di restauro accompagnati dalla Dott.ssa Petitti Patrizia (articolo presente nell’archivio del blog) di utilizzare le conoscenze e le esperienze pregresse.